Mononucleosi o streptococco?

Dott.ssa buongiorno,

mi chiamo Andrea e sono il papà di un bimbo di 5 anni che presumibilmente ha contratto lo streptococco, o meglio, a parere del medico i sintomi sono quelli ed è stato fatto anche un tampone faringeo per determinarlo.

Ora, le scrivo non tanto per contraddire il mio medico ma perché ho letto in alcune recensioni su internet che lo streptococco va individuato tempestivamente e curato con l’antibiotico più idoneo. Fin qui tutto bene.

Il problema è sorto perché il medico ha ipotizzato che potesse essere mononucleosi. I sintomi sono simili ma la cura è totalmente diversa dal momento che la mononucleosi non necessita di antibiotico e anzi, come ho letto, può perfino causare danni maggiori.

Per cui, dal momento che il risultato del tampone faringeo che ho eseguito oggi 23/01/08 sarà disponibile lunedì 28/01 e che solo in quel momento saprò se dovrò utilizzare un antibiotico che  invece dovrei prendere subito se si trattasse di streptococco, con un giro di parole un po’ contorto le chiedo: è preferibile aspettare a curare un presunto streptococco o è meglio prendere l’antibiotico, anche se sarebbe dannoso nel caso in cui la malattia non fosse streptococco ma mononucleosi?

Spero di essere riuscito a farle comprendere il mio problema e nel frattempo la ringrazio.

È vero, la mononucleosi, all’inizio, è spesso “confondibile” con un’angina batterica ma esiste più di una possibilità di dirimere il dubbio in breve tempo: esiste il metodo rapido per effettuare un tampone faringeo ambulatoriale con risposta quasi immediata in caso di dubbio di infezione streptococcica ed esiste la possibilità di effettuare un semplice emocromo con risposta quasi immediata che, in caso di infezione batterica, quindi streptococcica, molto probabilmente darebbe un aumento dei globuli bianchi neutrofili mentre in caso di mononucleosi darebbe aumento dei monociti e dei linfociti atipici caratteristici, appunto, della mononucleosi.

La controindicazione all’uso di antibiotici, in caso di mononucleosi, si limita a non somministrare ampicillina, amoxicillina o penicillina perché con la mononucleosi in atto questi tre farmaci potrebbero scatenare un rash esantematico morbilliforme simile a quello che può comparire in un soggetto allergico a questi antibiotici ma non di natura allergica.

Quindi è semplice: basta prescrivere, se si ritiene necessario, un altro antibiotico, come un macrolide per esempio, anche se attualmente per le infezioni da streptococco si usa sempre meno perché meno efficace e non più di prima scelta come gli altri tre.

Però, se il dubbio tra angina streptococcica e mononucleosi può essere legittimo alla prima visita del bambino, basterebbe, credo, rivedere il piccolo dopo massimo due giorni, anche senza prescrivere antibiotici nel frattempo se la sintomatologia non è particolarmente acuta e alla seconda visita le caratteristiche dell’una o dell’altra malattia dovrebbero comparire senz’altro.

  • Nella mononucleosi spesso si forma un essudato sulle tonsille che non è frequente nell’angina streptococcica.
  • Nella mononucleosi i linfonodi ai lati del collo aumentano moltissimo di volume, a volte prima da un lato poi dall’altro, tanto che si possono vedere anche ad occhio nudo senza bisogno di palparli quando il bambino gira il capo dal lato opposto.
  • Nella mononucleosi la febbre di solito non è altissima, a differenza delle condizioni generali che sono molto compromesse (stanchezza, malessere, pallore, inappetenza..).
  • Nella mononucleosi, inoltre, può comparire un esantema sul tronco e sull’addome che non ha nulla a che vedere con l’esantema streptococcico qualore fosse una scarlattina.
  • Nelle angine streptococciche il mal di gola è forte anche senza parlare e senza deglutire, la febbre è alta, il vomito quasi sempre presente assieme al mal di testa e alla nausea.
  • Nella mononucleosi possono aumentare di volume sia il fegato che la milza mentre non succede nell’angina streptococcica; più tutte le altre differenze sierologiche che però possono comparire più tardi, anche dopo una settimana.

Ma in attesa della risposta del tampone faringeo tradizionale, si potrebbe fare il test rapido per la mononucleosi che a volte risulta positivo anche in quarta giornata di malattia (test per dosare gli anticorpi contro l’antigene capsidico virale).

Esso dosa le immunoglobuline IgG che aumentano molto precocemente in caso di mononucleosi.

Più tardi, volendo, si potranno poi ricercare gli anticorpi anti-antigene nucleare del virus di Epstein Barr, ma non sarà un’analisi fondamentale.

La tonsillite streptococcica è un’infezione batterica, quindi anche un dosaggio della PCR (proteina C reattiva), la cui risposta può essere anch’essa rapida, se positiva, può confermare la diagnosi di streptococcia (la mononucleosi è una malattia virale).

Già al secondo, massimo terzo giorno di tonsillite da streptococco la lingua assume una colorazione biancastra a causa della formazione di una spessa patina che si dissolve dopo qualche giorno: questo sintomo non è tipico della mononucleosi.

Come vede, possibilità di fare luce su un legittimo dubbio che inizialmente possono dare le due malattie ci sono eccome, anche senza aspettare per forza una settimana.
Quindi io farei rivisitare il bimbo senza aspettare per forza la risposta del tampone.

Un caro saluto,
Daniela Sannicandro

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