Meteorismo e grida

Buongiorno dottoressa,
Le chiedo un consiglio perché apprezzo moltissimo ogni risposta letta su noi mamme e spero in qualche suggerimento utile. Le racconto della mia bimba. Ha 3 mesi e mezzo e oggi pesa 5 kg per 59 di lunghezza. Nata a termine pesava 2,5 kg, con calo a 2.2, per 45 di lunghezza. Data la sua difficoltà ad attaccarsi al seno, in realtà si addormentava, per 40 gg ho tirato il latte per darlo con biberon. Facevamo 8 pasti di cui uno artificiale.
Dalla seconda settimana di vita il pediatra, seppur senza esami, ha riscontrato reflusso. La piccola emetteva moltissimi piccoli rigurgiti anche al momento della poppata successiva, si inarcava e gridava durante poppata e aveva tosse per l’acido. La terapia è esclusivamente ranidil, e ad oggi la di soia. Siamo passati da un latte artificiale plasmon 1 al plasmon ar, che però provocava diarrea e nn migliorava di nulla il reflusso e quindi la scelta del pediatra è stata la soia in caso ci fossero allergie. La piccola è migliorata solo raggiunti circa i 4kg di peso. Allora ha smesso i rantoli continui e pur continuando a rigurgitare mi sembra soffrire meno. La terapia continua. In realtà la mia domanda è per un altro problema. Dalle 4 settimane di vita sono iniziate le coliche, quindi col mio latte, che nn ci hanno ancora abbandonate nonostante i cambi di latte, i biberon anticolica, milicon, gocce omeopatiche e fitoterapiche. Le crisi di pianto sono ormai sporadiche ma la notte continuiamo ad avere problemi. Attualmente la bimba fa 5 pasti di circa 150/140gr l’uno, con aggiunta di un cucchiaino di mais tapioca per stitichezza, feci caprine. L’ultima poppata è alle 23 e quella successiva solitamente alle 7. Purtroppo però, un paio d’ore dopo la poppata la bimba inizia a gridare nel sonno e a spingere per emettere aria. Grida così forte che noi non dormiamo e neanche i vicini! Solo raramente si sveglia e si riaddormenta con ciuccio e goccine al finocchio e melissa. Evacua al massimo una volta al giorno e va spesso stimolata perché le feci restano durine. Ho provato anche reutinor ma nessun effetto. Finirà questo meteorismo? Le faccio massaggini da quando è nata ma il giovamento dura poco. La cosa strana è che ormai durante il giorno non grida quasi mai per l’arietta e fa pisolini tranquilli anche se brevi, max 45minuti. 

Vorrei aggiungere una cosa alla mia mail precedente se possibile.
La bimba da quando ha iniziato a riprendere peso mangia con una voracità incredibile, non ho trovato soluzione. Se uso tettarelle più piccole grida perché non riesce a ciucciare e si stanca a metà, con tettarelle leggermente più grandi si ingozza. Interrompo per questo tre volte la poppata e le faccio fare tre ruttini.
Grazie francesca

 

Da come ho capito, la bimba ormai si alimenta soltanto con latte di soia e i suoi disturbi residui sono soltanto le coliche notturne e la stitichezza. Da quello che mi dici, non sono certa che abbia necessità di latte di soia: esso può indurre intolleranza, o meglio, allergia, alla lunga nel 30% dei casi di bambini che lo assumono perché intolleranti al latte artificiale, ma quanta certezza hai che la piccola fosse intollerante veramente al latte artificiale visto che il reflusso, in fondo, è un disturbo comunissimo nei primi mesi di vita? Comunque, partendo dal presupposto che le coliche notturne della piccola siano associate alla sua difficoltà a liberarsi di aria e feci, io proverei a regolarizzare l’alvo non tanto con mais e tapioca ma con maltodestrine come il Nidex. Per non eccedere con questo alimento potresti provare a mettere un cucchiaino di crema di mais e tapioca massimo tre volte al giorno a poppate alterne e nelle altre due poppate iniziare a mettere prima mezzo cucchiaino di Nidex poi un cucchiaino intero. Resta inteso che per cucchiaini si intendono circa 5 gr di polvere e devono essere considerati rasi e non colmi. Il Nidex può essere aumentato fino ad un cucchiaino tre o quattro volte al giorno, riducendo di conseguenza il mais e la tapioca, cioè 2 volte mais e tapioca e tre volte nidex. Puoi anche cambiare l’acqua con la quale prepari il latte se usi latte in polvere e non liquido scegliendo un’acqua non totalmente oligominerale. Trattandosi di stitichezza forse solo funzionale, bene i fermenti lattici anche per lunghi periodi e utile potrebbe essere sia aumentare la quantità di liquidi da bere proponendo acqua o tisane anche lontano dai pasti purché non zuccherate e assolutamente senza aggiunta di miele. Pertanto niente miele sul ciuccio qualora lo prendesse e niente tisane istantanee granulari che sono piene di zuccheri aggiunti ma solo bustine come camomilla o melissa al massimo dolcificate con un cucchiaino raso di destrosio ogni 100 gr di liquido. I liquidi, comunque, non vanno mai dati a colica in atto oppure a ridosso di una poppata. Infine, bene i massaggi ma ancora meglio sarebbe frequentare un buon corso di massaggio infantile per imparare la giusta tecnica e praticarlo poi giornalmente. Se nulla dovesse cambiare anche con questi accorgimenti, non resta che introdurre piccole quantità di frutta quando la piccola si avvicinerà al quarto mese ed escludere che la stitichezza dipenda da qualche problema legato all’ano (anteriorizzato?) o all’ampolla rettale.

La giusta tecnica di suzione dipende solo in parte dal tipo di tettarella e dalla larguezza del buco: a biberon pieno di latte rovesciato, il latte dovrebbe scendere spontaneamente goccia a goccia e non a filo continuo ma comunque qualche goccia dovrebbe cadere da sola; la tettarella deve essere sempre piena di latte e non metà latte e metà aria cioè con biberon troppo orizzontale e soprattutto le labbra della bimba dovrebbero avvolgere tutta la parte larga della tettarella verso l’attaccatura della bottiglia e non solo la parte stretta, poi durante la suzione la bimba non dovrebbe fare alcun rumore e la posizione dovrebbe essere semiseduta con il tronco quasi verticale. L’introduzione delle prime pappe attenuerà la voracità.

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