Latte di soia

Gentile Dottoressa,

sono mamma di una bambina che fra 7 giorni compie 4 mesi.  Per i primi due l’ho alimentata al seno con aggiunta di latte formulato.  Ma la bambina strillava e mangiava male sia dal seno che dal biberon staccandosi in continuazione e piangendo dai dolori di pancia.  Mio marito è americano e la bambina è seguita da un pediatra americano, che avendomi sentita preoccupata per tali pianti ogni qualvolta mangiava mi ha consigliato di provare il latte di soia come alternativa.  Per 2 settimane ho allattato e come aggiunta davo il latte di soia e tale cambiamento ha portato meno pianti ma la bimba continuava ad avere tanti dolori addominali e tanta aria.  Il dottore allora mi ha consigliato di smettere l’allattamento e continuare solo con il latte di soia e vedere se la situazione migliorava.  In effetti l’aria continua ad esserci ma la bimba ha smesso di urlare ad ogni poppata, e in generale è molto più tranquilla. 

Il mio cruccio però è questo latte di soia… ho letto tanti articoli negativi sull’argomento e oramai sono 2 mesi pieni che mia figlia assume solo latte di soia.  Mi chiedevo se piano piano potevo iniziare ad integrare nuovamente il latte con il lattosio e vedere come la bimba reagisce.  Magari ora che è più grandicella lo tollera meglio. 

Ma se la risposta è sì, come posso fare per iniziare ad integrarlo? Tolgo completamente il latte di soia, o mischio i due… o una poppata uno e la seguente con l’altro?  Scusi la confusione, ma sono entrata in panico leggendo tutte le info negative circa le proprietàdella soia somministrata a neonati.
Grazie in anticipo per il suo aiuto e aspetto con ansia una sua risposta.

Alice

Se il problema della bimba fosse solo una relativa intolleranza al lattosio, senza sospetto di intolleranza alle proteine vaccine, basterebbe alimentarla con latte artificiale privo di lattosio come AL110 della Nestlé, benché l’intolleranza al lattosio di solito si manifesti con diarrea oltre che con dolori addominali e spesso anche con vomito, mentre se i dolori addominali dipendessero da una intolleranza alle proteine vaccine si potrebbe utilizzare un latte idrolisato: di solito questo genere di latte dietetico non contiene lattosio.

Quindi si potrebbero prendere due piccioni con una fava: l’inconveniente dei latti idrolisati, però, anzi, gli inconvenienti, sono due: sapore relativamente sgradevole e costo molto alto; pertanto prima di decidere il loro utilizzo è necessario che la diagnosi di allergia o intolleranza alle proteine vaccine sia accertata o quantomeno fortemente sospetta. Quindi, come vedi, il latte di soia, se proprio non lo dai con piacere alla tua bimba, può essere agevolmente sostituito con altri latti senza che tu debba allambiccarti su alchimie o sostituzioni graduali alimentando la bimba con due tipi di latte diversi.

Un caro saluto, Daniela

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