La gola si arrossa sempre

 

Cara dottoressa,

sono la mamma di Gabriele, 3 anni. Le scrivo perché vorrei sapere come mai al mio Gabriele, a differenza di altri bambini, quando prende un banalissimo raffreddore, automaticamente si arrossisce la gola e si va a finire sempre all’antibiotico?

Quando sento il primo starnuto già so cosa mi aspetta. C’è qualcosa per poter prevenire questi arrossamenti con conseguente febbre? Perché è così delicato rispetto agli altri bambini? Eppure segue una dieta scrupolosa, prende l’Oscillococcinum, non lo faccio uscire nelle giornate molto fredde ma lui si ammala sempre.

Mi aiuti a capire, per favore. La ringrazio sin da ora.

Selena

La gola arrossata è una prerogativa quasi costante dei bambini in età prescolare, solo che, molto probabilmente, ai bambini che non tendono a reagire alle infiammazioni respiratorie con sintomi molto evidenti, non vengono guardate gola, tonsille e orecchie, cioè non vengono visitati; invece i bambini che ad ogni sindrome da raffreddamento sviluppano molto catarro, febbre e tosse sono continuamente dal medico.

Ma sia gli uni che gli altri, così come almeno la metà dei bambini che sembrano perfettamente sani, se visitati ogni giorno per, diciamo, un mese, mostrerebbero gole anche molto infiammate in una percentuale di casi altissima, tanto da far pensare che, prima dei 5-6 anni, la normalità sia proprio la gola arrossata e non la gola "normale".

Dare l’antibiotico ad ogni faringite, anche se febbrile, dipende esclusivamente dalla valutazione del medico che può visitare il bimbo ogni volta, ma se fossero le tonsille responsabili di infezioni ricorrenti, non resterebbe altro da fare che un tampone faringeo in occasione di una prossima eventuale tonsillite ed alcune analisi del sangue.

In base alle risposte, si potrà decidere una eventuale terapia o meno.

Io non credo troppo alla profilassi autunnale o estiva con cicli di vaccini anticatarrali, ma potrebbe essere una via da seguire, unita ad una vita sana, molto all’aria aperta anziché sotto una cappa di vetro troppo protettiva come, mi sembra di capire, tu stia facendo e spesso lontano da fonti di inquinamento come città, ambienti troppo caldi e affollati e soprattutto inquinati da fumo di sigaretta che il, anzi i bimbi, non dovrebbero sentire neanche alla lontana, soprattutto quando tendono ad ammalarsi frequentemente; che il fumo di sigaretta, anche passivo, provoca infatti una irritazione cronica delle mucose delle vie respiratorie, soprattutto dei bambini, che diventano più vulnerabili alle aggressioni infettive.

Altro da fare non c’è se, non aspettare che il bimbo cresca un po’ e si immunizzi, malattia dopo malattia.

La statistica vuole, comunque, che attorno ai tre anni, un bambino che frequenta ogni giorno una comunità o la scuola materna, si ammali in media anche più di sei volte l’anno e se si considera che i mesi invernali sono più a rischio mentre d’estate i bambini piccoli possono stare anche più di tre mesi senza ammalarsi,   ecco che le sei, otto malattie l’anno, concentrate nei mesi invernali, fanno, a volte, due o tre malattie al mese.

Un caro saluto, Daniela

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