Ittero: ulteriore parere

 

Gentilissima dottoressa,

volevo ringraziarla per la risposta che mi ha dato a proposito dei miei dubbi riguardo l’ittero di mio figlio. Purtroppo in questa situazione ho notato un forte disinteresse da parte delle persone che hanno valutato il mio caso e soprattutto non mi sono state date abbastanza delucidazioni a riguardo ed io ho agito in modo troppo affrettato e mi sono preclusa la gioia di allattare mio figlio.

Come mi ha detto lei, cerco di non guardare più gli occhi di mio figlio, ma ogni tanto non posso non chiedermi se sia normale che siano ancora leggermente giallini, anche se ormai sono quasi due settimane che prende il latte artificiale. Non posso non notare un notevole schiarimento, ma vedo comunque dei residui di giallo soprattutto quando si trova in zone di ombra.

Sono consapevole che la mia sia diventata quasi una fissazione, ma non riesco proprio a stare tranquilla soprattutto per colpa delle cose che si leggono via internet e vorrei capire se sia normale che ci mettano così tanto. Come le avevo scritto in precedenza gli esami del sangue andavano bene e la bilirubina era tutta indiretta e quella totale era a nove. Mi spiace disturbarla ulteriormente per un problema che magari lei giudicherà insignificante, ma ho proprio bisogno di un parere.

Cordiali saluti, Arianna

Se continui ad essere preoccupata e hai il dubbio che l’ittero non dipenda dal latte materno ma da altra patologia, è molto facile: basta controllare nuovamente il valore della bilirubinemia. Naturalmente è necessario utilizzare lo stesso metodo dei prelievi precedenti perché da un sistema all’altro, cioè da una analisi effettuata con prelievo venoso ad una analisi effettuata con prelievo capillare dal tallone, i valori di riferimento possono variare anche di molto.

Se, con lo stesso sistema di prelievo, il valore della bilirubinemia fosse nuovamente calato e fosse inferiore a nove, qualsiasi sia il motivo dell’ittero prolungato della bimba, il problema sarebbe di natura assolutamente benigna. Una bilirubinemia libera, cioè non coniugata, persistente nel tempo, oltre al latte materno che, a questo punto, dopo due settimane dalla sua sospensione, persistendo ancora un po’ di ittero, mi sembra un pochino meno probabile (l’ittero da latte materno diminuisce a vista d’occhio dopo la sospensione del latte e bastano pochi giorni a farlo sparire del tutto), rimarrebbe l’ipotesi di un ittero emolitico.

Se ci fosse incompatibilità di gruppo sanguigno tra te e la bimba (madre gruppo zero e bimbo gruppo A o B o AB), oppure una incompatibilità di sottogruppi sanguigni, evenienza ancora più rara, oppure se ci fosse una emoglobinopatia, oppure l’ipotesi di un difetto di coniugazione della bilirubina per mancanza congenita di determinati enzimi (in questo caso vi potrebbe essere familiarità e qualche altro familiare, genitore,cuginetto, zio, ecc., potrebbe avere avuto, nei primi giorni o mesi di vita, un ittero con lo stesso andamento), oppure una sferocitosi.

Difficile se non impossibile pensare ad una forma di atresia delle vie biliari perché in tal caso l’ittero sarebbe alto e ingravescente, a bilirubina coniugata e non libera così come penso che si possa escludere l’eventualità di una infezione congenita trascurata durante la gravidanza come citomegalovirus o toxoplasmosi per lo stesso motivo e visto che le gravidanze sono attualmente molto seguite.

Ad un caso di ittero prolungato come quello del tuo bimbo, però, ho già avuto modo di rispondere in modo piuttosto completo qui: https://noimamme.it/200805161399/Scrivi-alla-Pediatra/Ittero-da-latte-materno.html e per non ripetermi ti rimando a questa stessa risposta che potrebbe completare quella di oggi.

Se non ti senti tranquilla, interpella il tuo pediatra di fiducia e controlla, magari, l’emocromo al bimbo con la conta dei reticolociti e l’elettroforesi emoglobinica, chiedi il dosaggio dell’enzima glucosio 6 fosfato deidrogenasi (G6PD), se non è stato già eseguito, il dosaggio della galattosemia, ecc. ed informati se in famiglia vi sono casi di sindrome di Gilbert.

Ricordati, comunque, che l’ittero dalle sclere scompare solo quando i valori di bilirubinemia scendono sotto a dieci e non prima e la colorazione gialla più o meno intensa dipende anche da altri fattori oltre che dalla concentrazione della bilirubina, per esempio dalla quantità di lipidi presenti nei tessuti e così via.

Comunque, benché una diagnosi certa della natura di questo ittero sia giusto farla, ricordati che se l’ittero, anche se molto lentamente, continua a diminuire, qualsiasi cosa sia non deve preoccuparti, soprattutto considerando questi valori, che per un lattante sono bassi e considerando che la bilirubinemia è quasi tutta libera e non coniugata.

Un caro saluto, Daniela

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