Interruzione allattamento e risvegli a 10 mesi

Gentilissima,

ho una bambina di 10 mesi e mezzo che ancora allatto al seno mattina e sera. Lo svezzamento sta procedendo bene e mangia tranquillamente tutte le pappe proposte. L’unico problema è il latte dal biberon (mi sono orientata sugli artficiali di fase II e ne ho provati diversi) che assolutamente si rifiuta di prendere.

Inoltre mi accorgo che per lei soprattutto la sera attaccarsi al seno non  è solo "mangiare" ma una serie di cose bellissime a cui lei sembra non voler rinunciare. Io a dire il vero sono un po’ stanca ma il pensiero di staccarla mi fa sentire veramente in colpa. Mi sono data come dead line il compimento dell’anno, sperando anche che l’introduzione il prossimo mese del latte vaccino possa aiutare. Nel frattempo quali escamotage potrei adottare per rendere il passaggio meno traumatico?
Un’altro problema (correlato) è legato al sonno: purtroppo si addormenta attaccata al seno e poi la sposto nel suo lettino, ma circa da quando ha 6 mesi con l’arrivo dei dentini, il sonno è diventato molto discontinuo e anche prendendola vicino a me dopo un po’ ricomincia a lamentarsi. Può davvero essere legato ai dentini o è il mio latte che magari non è sufficientemente nutriente?

Se la bimba rifiuta e continua a rifiutare categoricamente un latte diverso dal tuo, due possono essere i motivi: o hai ancora latte a sufficienza per saziarla durante le residue due poppate al seno, oppure la tettarella e il sapore diverso del latte disorientano la piccola che finisce per rifiutarli. Io sono quasi certa che la bimba voglia ancora soltanto il seno perché, non solo le piace per i mille bei motivi ai quali alludi, ma di esso continua a saziarsi a sufficienza e questo lo puoi capire facilmente dando un po’ di aggiunta di latte artificiale dopo la poppata al seno: se la rifiuta vuol dire che non ne ha bisogno.

A questo punto potresti, per curiosità, fare la doppia pesata dopo le poppate al seno per capire quanto latte riesci a dare indipendentemente dalla sazietà o meno della bimba dopo la poppata. Se fosse veramente molto poco, cioè la metà o meno della metà di quello che dovrebbe assumere in base a peso e età – diciamo meno di 100 gr – è facile pensare che la sazietà non può che essere momentanea: questo giustificherebbe i risvegli notturni che nei mesi precedenti non erano presenti, ma se la quantità di latte che riesci ancora a produrre fosse buona o anche solo discreta e soprattutto se la bimba continua a crescere regolarmente, le notti più agitate possono dipendere da altro, per esempio il gattonamento che può creare un po’ di ansia, l’eruzione dei dentini e così via…

Per quanto riguarda l’introduzione del latte artificiale: se non hai motivi organizzativi o di lavoro che ti impongono di sospendere l’allattamento al seno in un determinato periodo, perché porti dei limiti temporali di allattamento a priori? La bimba saprà farti capire quando non è più interessata al seno se sei disponibile ad aspettare le sue esigenze, ma se ti senti molto stanca ed un po’ esaurita, molto autenticamente senza farti venire sensi di colpa, non farai altro che smettere di offrire il seno alla bimba proponendole il latte vaccino dopo il primo anno, magari con il bicchierino o il cucchiaio se la tettarella non sarà di suo gradimento. Ma l’allattamento materno, integrato con le pappe, non ha limiti netti di durata: essi vanno stabiliti, possibilmente in modo consensuale, tra mamma e bambino e questo momento può anche venire verso la fine del secondo anno o anche del terzo senza che nessuno debba sentirsi in diritto di commentare o criticare!

Un caro saluto, Daniela

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