Inserimento nido e viaggio

Gentile dottoressa,
a metà aprile il mio bimbo compirà 10 mesi e inizierà l’inserimento al nido ovviamente in maniera molto graduale.
Io sono molto serena e non ho ansia per questo distacco anche perché devo tornare al lavoro.
Abbiamo già abituato il bimbo a stare anche 24 ore senza di noi ma con la nonna e un paio di sere al mese ci capita di uscire e il bambino viene addormentato da lei.
I primi di maggio faremo io e mio marito un viaggio di 4 giorni da soli e il bimbo starà a casa con mia mamma (avrà quasi 11 mesi).
Ho solo paura che visto che l’inserimento al nido (metà a aprile) e il viaggio sono due eventi particolari di distacco ravvicinati, il bambino potrebbe soffrirne o risentirne.
Io ci tengo molto a quel viaggio e l’inserimento al nido per ragioni lavorative dovrà per forza avvenire in quel periodo. Non vorrei che abbia dei traumi, noi quando usciamo siamo sempre positivi e lo salutiamo, fino ad ora non l’ho mai visto stranirsi. Spero non capiti in quelle occasioni. Lei cosa dice? Forse ho solo bisogno io di rassicurazione per non sentirmi in colpa e godermi la vacanza, che secondo me ogni tanto ci vuole.
Grazie mille per l’attenzione,
Martina.

 

La presenza di una nonna amorevole, disponibile, che ha saputo instaurare un ottimo rapporto di fiducia con il bimbo è rassicurante e non ti deve fare temere problemi importanti. L’inserimento all’asilo potrà, forse, richiedere alcuni giorni o settimane di ambientamento così come la tua assenza potrà, forse, essere motivo di malinconia del piccolo, magari dopo il primo giorno. Ma prima o poi può succedere che sia necessaria una assenza transitoria dei genitori e non serve a nulla rinunciare a muoversi per timore di fare soffrire il bambino. Le esperienze della vita sono anche queste e la prima volta è comunque la prima volta a qualsiasi età il piccolo ne dovesse fare esperienza. Se si manifestasse un disagio qualsiasi, la nonna capirà che dovrà tenere il piccolo momentaneamente nell’ambiente familiare di casa senza portarlo all’asilo fino al vostro ritorno, ma se il piccolo non manifesterà disagio, meglio che continui la sua vita normale e si distragga assieme ai coetanei. Capisco la tua titubanza ma anche per te e per voi geniotri è necessario il coraggio di un momentaneo distacco tanto, la prima volta, a qualsiasi età, potrà essere comunque dolorosa per entrambi. Nella crescita psicologica di un bambino – e non solo di un bambino – non sono importanti i motivi o i momenti di disagio o di dolore ma soprattutto l’esperienza di averli superati positivamente. Ai bambini e, in generale, ai giovani di qualsiasi età si tende a rendere la vita troppo facile e le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti.

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