Inizio svezzamento: non vuole mangiare

Gentile Dottoressa,
il mio bimbo ha 6 mesi e da circa 10 giorni abbiamo iniziato lo svezzamento introducendo crema di riso (dopo una settimana anche con liofilizzato di carne) e frutta, ma non ne vuole sapere di mangiare in questo modo. Probabilmente è troppo presto per dirlo, si dovrà ancora abituare ma più di 3 cucchiaini non ne mangia, chiude la bocca, sputa o piange richiedendo il latte materno.
Avrebbe qualche consiglio?
Grazie mille
Cordiali Saluti
Katia

Cara Katia,
il latte di mamma è sempre latte di mamma! Però a sei mesi, a meno che non sia di costituzione piccolina, lo svezzamento è utile. Cerca, come prima cosa, di capire se rifiuta la pappa o il fatto di essere alimentato con il cucchiaino: se rifiuta la pappa e il tuo latte è ancora abbondante, non avere fretta, riprova solo dopo una settimana, magari sostituendo la crema di riso con quella di mais e tapioca che è più gustosa e dando un cucchiaio di passato di verdure (carote, patate, bieta o altro che ti avrà suggerito il tuo pediatra).
Nel frattempo continua ad abituarlo al cucchiaio dando frutta con un cucchiaino di biscotto granulato o da sola. Il sapore dolce della frutta attira di più e, pur di non lasciarsela scappare, i bimbi superano la loro naturale ritrosia ad accettare qualcosa di duro in bocca. Se, invece, dovesse opporsi decisamente all’introduzione del cucchiaio in bocca spingendolo in fuori con la lingua o voltando la testa appena si avvicina il cucchiaio anche se ha fame, si tratta di aspettare con pazienza che maturi il bimbo e con lui tutta la complessa coordinazione motoria necessaria quando ci si alimenta con cibi semisolidi. Ma soprattutto non forzarlo mai, lascia che trovi i suoi tempi: anche se dovessi attendere un altro mese non succederebbe proprio nulla e se, nel frattempo, dovesse diminuire il tuo latte o semplicemente diventare insufficiente alle esigenze del piccolo, vedrai che sarà proprio lui a fartelo capire e ad essere più che interessato ai nuovi alimenti. Al momento dello svezzamento, la mamma diventa un mediatore tra i consigli del pediatra e le esigenze del suo piccolo: non deve limitarsi ad obbedire solo al pediatra, deve sapere ascoltare sia il suo istinto che il suo piccolo.
Un caro saluto,
Daniela

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