Immaturità e vaccinazioni

 

Gentile dottoressa,

scrivo per avere un suo parere in merito alla situazione di mia figlia e alla concomitanza della prima vaccinazione.

La mia bambina è nata prematura il 20 luglio 2009 a 31+5 con peso 1,370 Kg (data presunta parto 15 settembre), è stata dimessa dopo 30 giorni con peso 1,850 kg. Cresce bene e ad oggi, 21 settembre, ha raggiunto il peso di 3 kg.

Abbiamo fatto il 17 settembre la prima visita di controllo neonatologica ed ecografia celebrale.

L’ecografia celebrale ha rilevato una lieve dilatazione dei ventricoli laterali, scrivo la descrizione del referto:

Strutture mediane in asse III e IV ventricolo nella norma.
Ventricoli laterali lievemente dilatati: indice di fisher 5,7 mm a destra e 5,5 mm a sinistra, indice di allen 7,7 mm a destra e 8,1 mm a sinistra. Plessi coriodei dei ventricoli laterali meno irregolari e iperecogeni.
Lievemente ridotta l’iperecogenicita’ parenchimale periventricolare sia in sede frontale che occipitale bilaterale.
Fossa posteriore e corpo callosodi apparente regolare morfologia.
Spazi subaracnoidei in limiti, per quanto esplorabili.
Conclusione: lieve dilatazione dei ventricoli laterali; plessi coriodei dei VVLL irregolari e iperecogeni, iperecogenicità periventricolare bilaterale in riduzione.
Controllo: tra un mese.

Inoltre è stata rilevata alla nascita un difetto cardiaco che all’auscultazione pare in riduzione, l’esito dell’ecocardiogramma mono-bidemensionale e color doppler al quarto giorno era:

Situs solitus atriale. Levocardia.
Concordanza atrio-ventricolare e ventricolo arteriosa.
Normale il ritorno venoso sistemico e quello polmonare.
Integro il setto interatriale. Div muscolare para-apicale posteriore diam. Mm 1,5 con shunt sn/dx.
Nei limiti della norma ledimensioni delle cavita’, gli spessori delle areti e i parametri di contrazione ventricolare.
Valvole atrio-ventricolari e seilunariindenni da lesioni.
Primi rami arteriosi con calibro e decorso regolari. Dotto arterioso chiuso.
Controllo: dopo tre mesi (sarà  il 19 ottobre).

Il 29 settembre è stata chiamata per la vaccinazione esavalente e anti-pneumococco.

La mia preoccupazione è che vista la presenza di queste condizioni d’immaturità, sia troppo presto fare i vaccini adesso, la sua età corretta sarebbe di solo 15 giorni.

So che un effetto del vaccino potrebbe essere la febbre e questa non potrebbe provocare un aggravamento della situazione cerebrale? In merito alla possibilità di rimandare la vaccinazione cosa consiglierebbe?

Grazie come sempre per l’attenzione.

I risultati delle ecografie cerebrale e cardiaca, benché non totalmente negativi, non devono preoccupare in quanto reperti di comune rilevazione nei prematuri e comunque l’eco cerebrale mi sembra in miglioramento. Quello che conta è il comportamento neurologico e lo sviluppo psicomotorio, sia come fotografia al momento attuale, che come decorso nel tempo.

Per quanto riguarda le vaccinazioni: gli attuali vaccini sono preparati o con virus inattivati, come la polio, o con frazioni antigeniche sia batteriche che virali, come gli altri vaccini: pertanto molto meno in grado di provocare reazioni avverse.

Anche il discorso sulla capacità del prematuro di produrre anticorpi in modo sufficiente e durevole, una volta messa in dubbio, attualmente è stata rivalutata, quindi si tende a non posticipare le vaccinazioni nei prematuri, tanto più che, anzi, sono proprio loro ad averne maggiormente bisogno.

Pertanto, visto che la bimba, complessivamente, sta bene e cresce regolarmente, io inizierei il ciclo di vaccinazioni regolarmente, dato anche il periodo autunnale e invernale, favorente maggiormente la diffusione di alcune malattie infettive contro le quali le vaccinazioni stimolerebbero la produzione di anticorpi. Anzi, in un bimbo prematuro, sarebbe bene attuare anche la profilassi contro il virus respiratorio sinciziale e contro il Rotavirus, entrambe da cominciare precocemente.

La  mia abitudine è sempre stata quella di attuare, nei prematuri, un compromesso tra età cronologica reale e età corretta per iniziare le vaccinazioni, cioè una via di mezzo tra i due mesi reali, corretti e i due mesi cronologici dalla nascita effettiva, però questo scrupolo è attualmente in disuso, proprio, come ho detto, a causa dei ridottissimi effetti collaterali provocati dai nuovi vaccini e dalle migliori conoscenze del comportamento del sistema immunitario del prematuro, più simile a quello di un bambino più grande rispetto a quanto si pensava un tempo.

Un caro saluto, Daniela

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