Imitazione di gesti: una cosa naturale

Egr dott.ssa Daniela Sannicandro,
mi chiamo Alessandro, mi rivolgo a lei per avere informazione per la mia bambina di quasi un anno.
Lei si sveglia più volte per notte, piange e la sua mamma le dà il latte materno, si tranquillizza e riprende a dormire. Lo fa due o tre volte a notte, non ama dormire nel suo letto, preferisce dormire con la mamma.
Inoltre stanno crescendo i denti e ha cominciato a camminare.
A volte stringe gli occhi e porta le mani sulle orecchie, pensavo a problemi nervosi ma una volta ho stretto i miei occhi davanti a lei e lei ha ripetuto ridendo.
Non so cosa dire, se questo è un disturbo o lei è bravissima a imitare?
Per favore mi dia una risposta.
Grazie

Gentile signor Alessandro,
sicuramente la bimba, non solo è bravissima a imitare, ma si diverte anche molto a farlo.
Questa caratteristica è presente anche nei bambini molto piccoli, di poche settimane, ed è una modalità istintiva dei bambini di imitare le cose che vedono, con particolare riguardo ai visi umani, che ai bambini interessano moltissimo.
Può provare a fare davanti alla bimba altre espressioni e altri gesti particolari e molto probabilmente constaterà che saprà riprodurre anche altre espressioni.
Il nostro cervello è dotato di particolari circuiti cerebrali che, in un certo senso, ci permettono di entrare in sintonia con le azioni o le espressioni delle persone che ci sono davanti e che stiamo guardando. Se, per esempio, Lei sta guardando una partita di calcio alla televisione, prestandovi attenzione ora che glielo sto spiegando, potrà notare che al momento di un passaggio del pallone particolarmente importante anche il suo corpo seduto in poltrona o sul divano, in un certo senso, anticipa il movimento che farebbe il calciatore oppure accenna un movimento con la gamba simile a quello del calciatore sul campo come se lei fosse diventato, in un certo senso lo specchio di quel giocatore.
Anche quando due persone parlano una di fronte all’altra, se c’è attenzione tra loro, facilmente quando una delle due fa un gesto, per esempio si tocca il naso, anche l’altra che la sta guardando e ascoltando dopo poco fa lo stesso gesto per una forma di imitazione non cosciente.
Questa capacità di imitare i gesti e l’espressione dell’interlocutore è innata, non volontaria ed è stata recentemente oggetto di studi molto interessanti da parte di neuroscienziati che la mettono in relazione con la capacità dell’uomo, come di molti primati come le scimmie, ma anche di certi uccelli, di entrare in relazione con gli altri. 
Si tratterebbe dei neuroni così detti "specchio" che sembrano avere una importanza fondamentale nei meccanismi di apprendimento non solo del significato delle azioni e dei gesti compiuti dall’uomo, ma anche del linguaggio, visto che i neuroni che si attivano durante l’imitazione del gesto dell’interlocutore si trovano nella stessa area cerebrale dove risiede il centro del linguaggio.
La tua bimba impara piano piano a mettersi in relazione e a comunicare con gli altri da tutto quello che vede anche grazie alla integrità di questi meccanismi riflessi il cui studio attualissimo appassiona molti ricercatori e sembra aprire grandi prospettive in molti campi delle neuroscienze. Ha posto una domanda veramente interessante che meriterebbe una risposta ancora più approfondita della mia ma spero di essere stata chiara ugualmente.
Cordiali saluti,
Daniela Sannicandro

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