Il sonno e l’addormentamento a 16 mesi

Gentile Dottoressa,

sono una mamma di una vivacissima bambina di quasi sedici mesi.

Da circa due mesi, mia figlia "lotta" per non addormentarsi: la sera non si addormenta mai prima delle 23.30 e la mattina si sveglia intorno alle 7.30.

Devo dire che in questo lasso di tempo non si sveglia mai, ma mi chiedo se non è troppo poco per una bimba della sua età. Non nascondo che lavorando a tempo pieno vorrei tanto che si addormentasse prima e soprattutto in maniera più tranquilla. Al pomeriggio dorme circa 2 ore: quante ore in tutto le sono necessarie?

Grazie in anticipo

 


Le ore di sonno necessarie variano da bambino a bambino e, se fino al terzo anno, mediamente, i bimbi dormono dalle dieci alle dodici ore complessive, tra giorno e notte, quello che importa in un bambino che sembra non dormire a lungo è la qualità del suo sonno più che la quantità. Otto ore di sonno continuativo depongono per un buon sonno, soprattutto se la mattina la bimba si sveglia spontaneamente e senza fatica vispa e riposata.

Per quanto riguarda l’orario di addormentamento: può dipendere dal bioritmo se voi genitori tendete ad avere sonno tardi la sera (il bioritmo in parte si eredita) oppure dallo stile di vita della famiglia che, magari, la sera, tende a fare tardi chiachierando e rendendo le serate animate perché non si riunisce per tutta la giornata per motivi di lavoro di entrambe i genitori o dal fatto che la bimba, se non vi vede per tutta la giornata ma solo la sera, vuole recuperare il tempo perduto giocando e interagendo con voi.

Un addormentamento più tranquillo si prepara facendo cenare la bimba piuttosto presto, almeno un’ora prima dell’orario in cui si vuole che vada a letto, facendole il bagnetto prima di cena, creando una atmosfera rilassante in casa da una certa ora in poi, preparando la bimba psicologicamente all’ora di andare a letto un po’ prima, se sta giocando e non ne vuole sapere di smettere per andare a letto, iniziando ad avvertirla che fra mezz’ora si dovrà smettere, poi ricordandoglielo dopo un quarto d’ora, poi dopo altri dieci minuti fino all’arrivo dell’ora decisa.

Se la bimba farà capricci bisognerà essere fermi e decisi ma senza sgridarla: il solito pugno di ferro e guanto di velluto e non bisognerà mai cedere né sull’orario né con comportamenti contradittori dei due genitori né ambivalenti della mamma o di chi mette a letto la bimba con un cedimento una sera e una sgridata la sera successiva.

Ma questo, ripeto, per abituarla a una certa disciplina, non perché stia dormendo troppo poco. Dal pomeriggio in poi, inoltre, non bisogna dare cibi o bevande eccitanti come cioccolata, thè, coca-cola o molti dolci o zuccheri.

L’abitudine a certi riti della buona notte, inoltre, può essere molto utile: si fanno sempre gli stessi gesti, si abbassano le luci, si mettono i giocattoli a dormire sotto le loro copertine e, magari, si può anche telefonare ai nonni per dare loro la buona notte. Questi riti si dovranno immancabilmente ripetere ogni sera.

Un caro saluto,

Daniela

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