Gambe ad x e piedini piatti

 

Gentilissima Dottoressa,

La disturbo per avere un suo parere in merito alla "struttura" delle gambe e al modo di camminare della mia bimba. La piccola ha 25 mesi e al controllo dello scorso mese pesava 12 kg per 87 cm. Durante questo controllo, la bimba è stata fatta camminare scalza nella stanza ed il pediatra ha constatato che ha i piedini completamente piatti e che forse la struttura ad X delle sue gambe è proprio dovuta a questo problema.

Quello che mi preoccupa è che la bimba ha le coscette completamente chiuse fino alle ginocchia e poi ha le gambine aperte. Stando in posizione dritta le sue gambe non si chiudono mai completamente. La piccola non porta più il pannolino da un mese e mezzo, ma la situazione non è cambiata, anzi secondo me senza il pannolino si nota ancora di più questa conformazione.

IL pediatra dice che se al controllo dei 30 mesi la situazione non è migliorata, la bimba dovrà portare le scarpine correttive. Le volevo chiedere se è il caso di aspettare fino ai 30 mesi, oppure è meglio fare subito qualcosa?

Pensa che questa struttura delle gambe si potrà correggere con il tempo e dipende veramente dai piedi piatti? Ed infine può dirmi se il suo peso e l’altezza vanno bene per la sua età.

La ringrazio per le risposte che vorrà darmi

Maria

L’accrescimento della bimba è regolare e armonico e sta bene. Il piede piatto si associa spesso a ginocchia valghe e, come tale, non riconosce molte cure a meno che il problema non tenda a mantenersi o addirittura a peggiorare con gli anni e in tal caso la migliore soluzione è quella chirurgica. Le scarpe con plantare non sono altro che una correzione passiva dell’arco del piede che nel bambino con piede piatto manca, ma appena tolte il problema si ripresenta perché non sono curative. Pertanto sono dello stesso parere del tuo pediatra: attesa e esercizi che stimolino la muscolatura della pianta del piede, cioè far camminare la bimba sulle punte, mettere i suoi giochi o oggetti preferiti su mensole che la obblighino a mettersi sulle punte per raggiungerli, bicicletta, pedalate varie, danza, passeggiate a piedi nudi sulla sabbia o su terreni scoscesi e esercizi con le dita dei piedi come afferrare una matita con alluce e altre dita, giocare ad afferrare qualcosa con i piedi anziché con le mani, provare a scarabocchiare su un foglio di carta con una matita tenuta con le dita dei piedi e così via.

In casa o fuori per camminare, salvo che sulla sabbia, usare scarpette non troppo rigide, magari con un piccolo rialzo interno per salvaguardare l’arcata plantare ma senza pensare a vere e proprie scarpe correttive perché sarà l’ortopedico, se necessario, compiuto il terzo anno, a decidere il da farsi. Un eventuale intervento, comunque, qualora veramente necessario, non si fa prima degli otto, dieci anni.

Un caro saluto, Daniela

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