Forame ovale pervio

Salve,

ho un bimbo di 7 anni che la scorsa settimana ha fatto un ecocardiogramma, perché il pediatra ha sentito un soffietto(2/6); il cardiologo gli ha riscontrato un minimo shunt sinistro destro nel forame ovale.
Io sto impazzendo, ho paura, leggo cose su internet che fanno scoppiare la testa!

Lui ha detto un controllo tra 3 anni, ma io non sto in pace, può scomparire? Nello sviluppo? Il bimbo è sano cresce bene e non ha nessun tipo di problemi, tant’è vero che non pensavo mai avesse questa piccola a anomalia.

Grazie Chiara

Ho già avuto modo di rispondere dettagliatamente a quesiti come il tuo e, se hai pazienza, puoi ritrovare alcune risposte su questa rubrica relative ad anni precedenti. Visto che mi dici di esserti già documentata su internet, non mi dilungherò troppo in spiegazioni a meno che tu non me lo chieda espressamente con un’altra mail. La pervietà del forame ovale è una condizione normale durante la vita fetale e può essere presente alla nascita tendendo poi a chiudersi e scomparire quando la circolazione si modifica del tutto passando da circolazione di tipo fetale a circolazione di tipo adulto. Alcune volte, però, questa chiusura del forame ovale non avviene o avviene soltanto parzialmente e una certa quantità di sangue continua a passare da un atrio del cuore all’altro, in direzione inversa, però, rispetto a quanto avveniva in epoca fetale quando il polmone non era funzionante. Contrariamente ad una analoga malformazione a livello del setto interventricolare, cioè alla pervietà interventricolare, la pervietà inter atriale può ridursi un po’ col tempo ma difficilmente potrà scomparire del tutto (cosa più facile da riscontrare nelle modeste pervietà interventricolari). Però, se il passaggio o shunt di sangue ossigenato dall’atrio sinistro verso l’atrio destro si manterrà, nel tempo, molto modesto e non tenderà ad aumentare, non avrà nessuna conseguenza sul normale funzionamento del cuore in quanto l’atrio destro continuerà a ricevere dall’atrio sinistro poco sangue e non si sfiancherà e i polmoni, alimentati dall’atrio destro, non tenderanno a ricevere una quantità eccessiva di sangue. Quella piccola quantità di sangue che, in maniera anomala, passa dall’atrio sinistro al destro, è ben ossigenata e in questo modo non fa altro che ripassare due volte attraverso i polmoni ossigenandosi ancora di più prima di prendere la strada del resto del corpo.

Il bimbo quindi, come è avvenuto finora, continuerà a sentirsi bene e a non avvertire nessun disturbo particolare. Con la crescita e con il superamento della fase puberale, i cambiamenti somatici e lo sviluppo del bambino porteranno ad un nuovo assetto circolatorio e a quel punto bisognerà controllare se questo cambiamento generale porterà un miglioramento, cioè una riduzione dello shunt sinistro destro o ad una eventuale, forse improbabile, scomparsa, se rimarrà invariato o se, invece, tenderà ad aumentare un po’…

Se rimarrà uguale o addirittura diminuito, tutto continuerà ad andare benone; se, invece, dovesse aumentare un po’, saranno necessari controlli più ravvicinati ma non ci sarà bisogno di nulla fintanto che non insorgeranno sintomi di scompenso per dilatazione della parte destra del cuore, evenienza non frequente, anzi rarissima, quando il forame ovale è di dimensioni minime. Ma anche nella peggiore delle ipotesi esiste un rimedio risolutivo grazie alla cardiochirurgia: si chiude il forame ovale e attualmente l’intervento è molto poco invasivo visto che viene attuato tramite catetere e non a cuore aperto con dimissione del paziente dopo uno o al massimo due giorni. Quando tale malformazione non si associa ad altre anomalie cardiache, di solito rimane asintomatica e non necessita nel tempo di nessun tipo di intervento però, attualmente, se si decide di intervenire, lo si preferisce fare in giovane età senza aspettare l’evoluzione del problema in età adulta in quanto in rari casi possono insorgere disturbi del ritmo cardiaco o altre complicanze, ma questo, ripeto, quando il difetto interatriale è di dimensioni medio ampie, non nel caso del tuo bimbo.

Pertanto ti consiglio vivamente di lasciare da parte le preoccupazioni e di affidarti semplicemente ai doverosi periodici controlli sspecialistici e, se essi ti sono stati consigliati solo fra tre anni, significa che il problema è veramente molto ma molto lieve in quanto se la pervietà interatriale fosse più importante e suggerisse la sua riparazione chirurgica – unica terapia possibile – essa sarebbe consigliata entro e prima del 10 anno, di solito entro l’età pre scolare e in tal caso il cardiologo non avrebbe certo dato un appuntamento dopo ben tre anni!

Un caro saluto, Daniela

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