Feci molli e dentizione

Buongiorno dottoressa,

il mio bambino di dodici mesi presenta da più di un mese feci molli e male odoranti, con meteorismo.
Si scarica più volte (tre-quettro) durante il giorno, soprattutto dopo i pasti, anche se a volte la quantità delle feci è limitata.
Ho introdotto il latte vaccino, seguendo le indicazioni del pediatra per l’inserimento, dall’inizio dell’ undicesimo mese.
Tuttora lo attacco al seno alla sera, e beve circa 100-150 cc di latte bollito, con i biscottini, a colazione.

Il glutine l’ho introdotto secondo le prescizioni del pediatra già da tempo; ha sempre mangiato, dal 7°mese ricotta e robiola. Dell’uovo mangia solo il rosso e di pesce ne mangia poco.
Data la durata del fenomeno, e l’assenza di febbre non ho pensato che si trattasse di un’infezione.
Il bambino è sereno e vivace. Pesa 9.9KG ed è lungo 77cm (più o meno).
Sta mettendo i denti, ne ha 4 (gli incisivi) e sino ad ora avevo pensato che la causa delle scariche molli fosse proprio la dentizione.
Solo che adesso sono un po’ preoccupata che si tratti invece di un’allergia alimentare.
Esistono esami di laboratorio indicati per eventuale diagnosi? O si deve sospendere l’alimento incriminato ed attendere?
Se sospendessi il latte, dopo quanto dovrei attendermi la scomparsa eventuale del disturbo?
La ringrazio in anticipo per la disponibilità.
Cordiali saluti

 

Prova ad eliminare per un po’ i latticini, cioè la robiola e la ricotta, sostituendole con pesce o con carne bianca o con prosciutto magro ma cercando di limitare la quantità complessiva delle proteine che dai al bimbo, cioè a pranzo non più di 40 gr di carne o pesce o legumi, a cena altrettanto e stai attenta agli abbinamenti.

Per esempio, se il bimbo la mattina beve molto latte o comunque ne assume attorno ai 250, 300 gr e, magari, di pomeriggio fa merenda con uno yogurt, la sera non devi dare formaggi di nessun genere così come non serve aggiungere molto parmigiano nella pastina – massimo un cucchiaino raso da caffè, ma anch’esso superfluo; mentre se di giorno ha mangiato pasta e carne – sempre non più di 40 gr – meglio non dare l’uovo la sera così come se il piccolo ha mangiato, per esempio, una fetta di ciambellone fatto con uova, o pastina all’uovo, non bisogna dare altro uovo a pranzo o a cena.

Riduci, quindi, le proteine in generale se eri abituata a darne a porzione più di 40, massimo 50 gr, elimina i formaggi come pietanza e lascia magari solo il solito cucchiaino di condimento, elimina l’uovo per alcuni giorni, non dare più di 500 gr di latte al giorno al bimbo, tra il tuo, quello di mucca – che forse sarebbe meglio diluire ancora per alcuni giorni  – lo yogurt, ecc.

A fronte di questa eventuale riduzione di proteine puoi aumentare un po’ i cereali. Evita i fuori pasto e continua normalmente con frutta e verdure, cioè un solo frutto al giorno e un po’ di verdure sempre a pranzo e a cena. Io sospetto che il problema dipenda dall’uovo, ma è meglio riequilibrare l’alimentazione in generale qualora ci fossero stati degli errori. Al limite puoi anche evitare del tutto il latte per alcuni giorni e dare solo il tuo. L’aggiunta di fermenti lattici vivi può essere consigliata ma non è obbligatoria: la digestione potrebbe normalizzarsi solo con una corretta alimentazione.

Se dopo la sospensione dell’uovo in qualsiasi forma il bambino migliorerà, potrai provare a reintrodurlo dopo due settimane, ma solo il tuorlo e all’inizio nemmeno uno intero, ben cotto. Se tutto andrà bene potrai arrivare ad un tuorlo intero appena cotto alla coque, una, massimo due volte la settimana e se tutto continuerà ad andare bene potrai anche introdurre l’albume ben cotto sotto forma di frittatina cotta al forno o in padella antiaderente senza grassi o al massimo con un po di latte.

Un caro saluto, Daniela

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