Dorme poco di notte per prendere latte di mamma

Gent.le Dr.ssa

la mia bimba ha otto mesi e da circa due settimane la notte si addormenta verso le 22 e si sveglia ogni 30-60 minuti (si lamenta e si mette a sedere nel lettino; a volte vuole giocare, altre vuole solo il seno). Io sono molto stanca e anche un po’ preoccupata: che cosa posso fare?

La mia gravidanza è stata bruttissima (ero depressa e nervosa perché avevo vomito e scialorrea continui, e ho anche avuto il diabete da gestazione curato fortunatamente solo con la dieta), ma il parto è stato naturale e regolare e la piccina stava bene.

Le ho dato e le dò il mio latte e a cinque mesi è iniziato lo svezzamento; oggi mangia praticamente solo due pappe salate, di frutta e yogurt solo qualche cucchiaino.

Beve pochissima acqua e le dò il mio latte una volta al giorno, la sera per dormire e la notte ad ogni risveglio. Il giorno dorme da una a due ore ed è tranquilla. Però ha già messo otto dentini e inoltre, negli ultimi 15 giorni, ha perso 110 grammi (è normale?). Naturalmente il dormire così poco e male crea nervosismo anche in famiglia. Che cosa potrei fare?

La ringrazio.

Federica


Dare così spesso il latte di notte e non darlo, poi, quasi affatto durante il giorno mi sembra francamente poco normale e anche poco efficace visto che, nonostante tutto, non solo la bimba non si calma e non trova pace per un periodo ragionevole di almeno quattro, sei ore, ma addirittura cala di peso, quindi si alimenta in modo insufficiente.

Per di più, dopo nottate come quelle che stai passando, non solo non puoi avere latte per la prima poppata della mattina, ma corri un doppio rischio: quello di farti venire l’esaurimento nervoso con relativa depressione ecc. e quello di abituare la bimba a scambiare il giorno per la notte, con tutto quello che comporta.

Non credo che vi siano molte altre soluzioni per risolvere la situazione se non quella di non attaccare più la bimba al seno la notte e di abituarla al latte artificiale di giorno, cioè almeno la mattina, visto che il pomeriggio può prendere uno yogurt, oppure il tuo latte se riuscirai a non attaccarla al seno di notte ma solo una volta prima che si addormenti e, così facendo, noterai il seno pieno di latte.

Allora il mio consiglio è: mattina latte artificiale numero due con un cucchiaino di crema di riso e uno di biscotto primi mesi (oppure latte materno se sarai riuscita a non attaccarla per tutta la notte e sei sicura di averne ancora a sufficienza), metà mattina un po’ di frutta omogeneizzata o frullata (basterebbe anche una tazzina piccola da caffè), a mezzogiorno la solita pappa con cereali, brodo vegetale e carne, il pomeriggio uno yogurt o un fruttolo (meno quantità di cibo a parità di calorie e potere nutritivo e, forse, riuscirebbe a finirlo in poche cucchiaiate), la sera altra minestrina e dopo cena o il tuo latte o niente.

La notte dovresti tenere duro, non attaccarla al seno, fin che puoi, cullarla nel suo lettino senza prenderla in braccio, anche con il ciuccio e, al massimo, darle un po’ di acqua una volta a metà nottata. I bimbi che si svegliano per sete bevono volentieri anche la sola acqua, mentre i bimbi che si svegliano per altri motivi, rifiutano tutto fuorché, forse, il latte materno.

Naturalmente, mentre inizi il tentativo di "resettare" il ritmo sonno-veglia della bimba, devi poter escludere qualsiasi altro motivo organico di disturbi notturni o di insonnia ma, a mio parere, se la bimba, di giorno, si comporta normalmente e si mostra serena, non ha patologie di nessun genere ma solo una insonnia indotta da cattive abitudini notturne o, forse, da fame, visto che è calata di peso.

Devi procedere per tentativi per renderti conto completamente della situazione e la prima cosa da fare, a mio parere, è di assicurarti che la bimba mangi correttamente e a sufficienza durante il giorno e che non abbia patologie di sorta come otite, reflusso gastroesofageo o infezione alle vie urinarie o intolleranza a qualche alimento (ma, ripeto, non mi sembra il tuo caso); poi devi resistere assolutamente alla tentazione di allattarla di notte, anche a costo di sentirla piangere per un tempo che a te potrebbe sembrare lunghissimo, visto che le ore notturne amplificano tutto e creano ansia, magari con l’ausilio del Nopron che riduce un po’ i risvegli notturni.

In questo modo, non essendo più dipendente dal tuo seno, puoi concordare anche con tuo marito gli eventuali interventi notturni consolatori dividendo a metà gli oneri per poter dormire un numero di ore ragionevole a testa. La serenità di una mamma è importante quanto la quantità del suo latte, ma questo è vero finché non si arriva allo svezzamento, dopo di che è molto più importante la serenità che la quantità di latte che riesce a dare.

Un caro saluto,

Daniela

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