Dito in bocca: consigli

Gentilissima dottoressa,

cercando soluzioni al problema del dito in bocca sono incappata nel vostro sito e ho letto la risposta che lei dava ad una mamma in difficoltà… credo di aver commesso tutti gli errori di cui lei parla nella lettera e adesso ho bisogno di aiuto!

Sono davvero nel panico: non sono riuscita con la mia prima figlia ad avviare l’allattamento al seno, questo mi ha suscitato un terribile stato di frustrazione, ho odiato fin da subito biberon e latte artificiale e ho costretto mia figlia a rispettare drasticamente gli orari delle poppate anche se lei aveva fame e piangeva… a tre mesi la piccola ha cominciato a ciucciare il dito. Ora ha due anni e ancora ciuccia e io, l’altra sera esasperata, sono arrivata persino a fasciarle la manina!

In tutto ciò da tre mesi è arrivata la sorellina! Anche io, figlia di una madre anaffettiva e di un padre assente, ho ciucciato il dito fino a sei anni, alla fine il vizio mi è stato levato con la forza (mia madre ha cucito le maniche del mio pigiama) risultato io sono una donna senza dubbio autonoma, ma introversa, assolutamente priva di fiducia nei miei genitori e costantemente convinta di non essere ascoltata e di non essere presa sul serio dal prossimo!

Non voglio che mia figlia diventi come me… per contro ha un padre affettuosissimo cui è molto legata, io sono ultra presente e le comunico costantemente il mio amore, gioco con lei e la ascolto, ma a volte so di essere troppo rigida e nervosa, ho preteso e pretendo troppo da lei!

La prego mi dica se e come posso rimediare a questi imperdonabili errori.

 

Non credo che i tuoi siano errori imperdonabili: il tuo atteggiamento credonon sia altro che la naturale conseguenza del tipo di educazione ricevuta edel modo particolare di dimostrare o di non dimostrare affetto che ha avuto tua madre verso di te. Ma le esperienze della vita, pur profonde e dolorose che siano e siano state, devono essere vissute come una opportunità, con uno sguardo al presente e al futuro e non più al passato, passato con il quale ogni neo mamma deve obbligatoriamente fare pace al momento di essere a sua volta mamma. Si sa che una donna, al momento di diventare madre, tende istintivamente a riprodurre lo stesso modello di madre che ha avuto lei stessa: è fatale ed istintivo che ciò avvenga e non deve essere motivo di sensi di colpa quando si prende coscienza di ciò. Piuttosto, da questo momento in poi, devi cercare di essere più autentica, di comportarti come ti detta il tuo cuore che devi imparare ad ascoltare.

Cerca di sbarazzarti del modello di figlia che sei stata o che i tuoi genitori hanno fortemente voluto che tu diventassi, non avere più sensi di colpa, comportati senza paura per quello che sei e non per quello che gli altri hanno sempre voluto che tu fossi. Lascia perdere le regole seguite con rigore, coccola la tua bimba quanto e come vuoi, cerca di ascoltarla e di capirla più che di educarla e darle delle regole. Impara a giocare con lei, impara ad accettarla per quella che è così come tu stessa dovrai imparare ad accettarti per quella che sei. Lascia che la bimba succhi il suo ditino nella misura in cui la vedi serena in questa sua occupazione: non è un vizio il dito in bocca, è un bisogno. Impara ad essere felice e soprattutto convinciti che la felicità è un diritto di ogni persona, non solo un premio dopo che ci si è comportati come qualcun altro ha voluto che ci
comportassimo. Ritrova la fiducia in te stessa, la tua autostima, la tua autonomia decisionale.

Abbi il coraggio di ripercorrere la tua vita, il tuo passato, il tuo rapporto con i genitori sin da quando ne hai memoria, rievoca i momenti belli ma anche quelli brutti, riunisci questi ricordi tutti assieme e, senza nostalgie e senza rancori, chiudili in una parte recondita del tuo cuore senza più permettere che diventino pervasivi. Guarda avanti e costruisciti il futuro in autonomia godendo dell’amore verso tuo marito e verso i tuoi figli in un modo nuovo, privo di zavorre a causa di un passato ingombrante. Corri incontro alla tua libertà in modo che ne possano godere anche le persone a te care e prima di tutto i tuoi figli, il padre dei tuoi figli e tutti quelli ai quali vuoi bene.

Lascia che la bimba succhi il suo ditino in libertà e abbi fiducia che anche senza inutili e dolorosi divieti questa abitudine, col tempo, sparirà. Io non so se sono riuscita ad esprimere con chiarezza il mio pensiero, ma credo di capirti molto bene in quanto io stessa ho avuto un tipo di educazione simile al tuo, rigido e sicuramente poco attento alle mie esigenze affettive e psicologiche: era il modo di educare delle mamme di alcuni decenni fa, era la cultura e la mentalità dell’epoca, non è realmente colpa di nessuno se ci pensi bene.
Anch’io, da piccola, ho succhiato a lungo il mio pollice e ricordo ancora bene quanto spesso mi sentissi sola in certi momenti anche quando la casa era piena di gente. Ricordo le spennellature di un liquido amaro sul pollice che mia madre diceva essere veleno, ricordo che mi fasciavano la mano, mi sgridavano, ma a nulla è servito tutto ciò: ho smesso di avere voglia di succhiarmi il pollice a 11 anni, quando a scuola ho incontrato il primo bambino che mi ha fatto battere il cuore! Allora tu, senza tirarla così per le lunghe, fai in modo che la tua bimba si innamori a sua volta di qualcosa: non è necessario che sia un bel maschietto biondo con gli occhi azzurri, basta che si innamori dello stare al mondo e che viva in un ambiente che sappia ascoltarla e capirla, che valorizzi la sua personalità e le permetta di esprimersi in libertà.

 Un caro saluto, Daniela

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