Cure termali

 

Gentile dottoressa,

che cosa pensa delle cure termali?

La mia bimba ha quasi 4 anni e da che è nata ha già avuto una decina di otiti a entrambe le orecchie. In pratica, nella stagione fredda, quasi ogni raffreddore si complica in otite.

Adesso, dopo l’ultimo caso di questi giorni (otite bilaterale, con emorragia interna e rischio di perforazione timpanica al destro), il pediatra, oltre alla solita cura di antibiotico, mi ha consigliato un ciclo di cure alle terme di Tabiano o Salice.

Io in passato ero stata più volte alle terme di Salsomaggiore per problemi ginecologici, e mi ero trovata benissimo, quindi sarei più che favorevole.

Ma c’è chi mi dice che nei bambini servono relativamente: finché il bimbo è sotto cura, sta bene, ma non appena rientra a casa, bastano due giorni del nostro pessimo clima umido della Pianura Padana perché si ammali di nuovo.

Dunque, prima di affrontare la spesa, che tra ticket sanitario e albergo non sarebbe poca, ci terrei molto ad avere un suo parere in merito, visto che le sue risposte sono sempre così esaurienti e precise.

Val la pena farle? e se sì, quando? in inverno, quando c’è catarro all’orecchio, o in primavera o inizi autunno, a scopo preventivo?

La ringrazio e la saluto cordialmente.

Chiara

Io sostengo che le cure termali abbiano tutta una serie di valenze positive tali che, comunque le si voglia giudicare, alla fine del soggiorno termale qualcosa di positivo si porta sempre a casa. A questo proposito puoi leggere la dispensa di pediatria sull’argomento che puoi trovare sul sito. Le cure termali sono di supporto alle altre terapie classiche come antibiotici, drenaggio timpanico, ricerca di allergie alimentari o respiratorie sottostanti i ripetuti episodi di otite, riducono lo stato infiammatorio dell’organo che si intende curare e globalmente migliorano le difese immunitarie del soggetto.

Sono contenta che anche il tuo pediatra la pensi nello stesso modo perché esse, come tu dici, sono viste con molto scetticismo per i bambini. Effettivamente, da sole, cioè in mancanza di una adeguata terapia medica associata e fatte una tantum potrebbero non dare nessun beneficio sufficientemente evidente oppure un miglioramento soltanto transitorio, ma un periodo di dieci giorni o anche più una o due volte l’anno associato a molta elioterapia e talassoterapia d’estate, penso proprio di si.

Naturalmente, visto che hanno un costo, è importante valutare il rapporto costo benefici paragonato alla cifra che si intende o si può spendere, però, specie se abiti in una zona, oltre che disagiata dal punto di vista climatico, anche inquinata a causa di insediamenti industriali, di traffico e di alta concentrazione di polveri sottili, il lavaggio delle vie respiratorie procurato dalle inalazioni o docce nasali o altro, inclusi i tuffi nelle piscine di acqua termale, costituiscono senz’altro un beneficio per il bambino e un grande momento di relax psicofisico che contribuisce esso stesso alla guarigione o quantomeno al miglioramento dei sintomi.

Un caro saluto, Daniela

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