Gentile dottoressa,
avrei bisogno di un consiglio.
La primavera scorsa mio figlio, che ora ha 22 mesi, ha avuto una tosse allergica curata con Ventolin e gocce di Tinset. Il suo pediatra mi ha consigliato di fare una cura preventiva fino al 31 dicembre, con 7 gocce di Tinset mattina e sera, e 2 spruzzi di un broncodilatatore di cui al momento non ricordo il nome.
Non è troppo? Ci sono delle controindicazioni da tener presente? Io avevo pensato a qualche antistaminico al naturale. Che ne pensa?
Grazie
Un soggetto francamente asmatico, con più di due episodi settimanali broncostruttivi, sia in seguito a banali infezioni respiratorie, sia dovuti ad allergia a pollini o altro, può, anzi, in certi casi, deve effettuare una terapia preventiva anche al di fuori degli attacchi acuti di broncospasmo perché in questi soggetti si suppone che uno stato di broncospasmo sia praticamente sempre presente (in realtà bisognerebbe fare le prove spirometriche), ma per un episodio isolato e sporadico di bronchite asmatiforme, come credo abbia avuto il tuo bimbo, sempre che abbia capito bene, consigliare una cura preventiva con antistaminico e broncodilatatore mi sembra francamente eccessivo.
Ma la mia resta una opinione: non potendo visitare il bimbo e non potendo, quindi, farmi una idea del suo stato clinico generale, non posso orientarmi.
Per quanto riguarda le controindicazioni di questi farmaci: gli antistaminici di ultima generazione (ma il Tinset non lo è) sono praticamente privi di effetti collaterali. Non è così per i broncodilatatori come il Ventolin.
Ma il problema non sono gli effetti collaterali, in quanto, di solito, trascurabili; il problema è la reale opportunità e razionalità di questo tipo di prevenzione in un bambino di soli due anni che, da quanto mi riferisci, in fondo, ha avuto un solo episodio broncostruttivo nell’arco della sua vita.
Un caro saluto, Daniela
