Crisi di pianto nella notte: probabilmente è pavor notturno

Buongiorno,
è da qualche tempo che mio figlio (quasi 18 mesi) ogni tanto si sveglia di notte. Si comporta come fa spesso, piangendo in piedi sul lettino con le braccia verso di me, però al contrario del solito in cui ci sta cinque minuti in braccio e poi lo rimetto giù e dorme, inizia a urlare e a dimenarsi come se lo stessero torturando.
In braccio non riesco quasi a tenerlo da quanto si muove, se lo metto per terra vaga per la stanza come una trottola con le manine tese in avanti, butta via il ciuccio e il suo peluche preferito che usa sempre per dormire. Ho provato ad accendere le luci, a continuare a dirgli che c’è la mamma guardandolo in faccia, a dargli da bere il latte, ma niente, non c’è verso e la cosa dura almeno 10 minuti.
In due casi gli ho acceso la tv sui cartoni e non so se un caso ma si è calmato e pian piano si è riaddormentato.
Stanotte ho sentito verso le 3 che si agitava, sono andata a vedere e continuava a muoversi nel lettino, gli ho messo il ciuccio che aveva perso ma mi girava la faccia, allora ho riprovato ed è iniziata la crisi. Quando ha smesso non riusciva ad addormentarsi e allora, dopo un’ora e mezzo che provavo e riprovavo ad addormentarlo, l’ho messo nel lettone e con calma si è addormentato.
Cosa posso fare quando fa così?
Grazie mille come sempre. I suoi consigli sono preziosissimi!

Molto probabilmente si tratta di terrori notturni: sono frequenti all’età del tuo bimbo e, a volte, anche più avanti; spesso queste manifestazioni sono famigliari e, indagando, si può scoprire che uno dei due genitori o un fratello avevano le stesse manifestazioni all’età del bimbo oppure soffrivano di enuresi notturna e via discorrendo.
Ho appena finito di rispondere ad un’altra mamma con il tuo stesso problema. Ti consiglio di fare il meno possibile: il bambino non è sveglio quando si comporta così e non sta nemmeno sognando.
Si trova in una fase di sonno molto profondo tanto che nessun gesto consolatorio riesce ad essere efficace finché il bimbo stesso non supera questa fase per passare ad un sonno più leggero e tranquillo. Non lo spostare dal suo lettino: se strilla e si dimena limitati a stargli vicina per evitare che faccia movimenti pericolosi o si faccia male. Non svegliarlo, servirebbe soltanto a stranirlo maggiormente: lui non può sentirti, non è pienamente cosciente.
Aspetta con pazienza che passi il momento che può durare, come hai ben visto, anche alcuni minuti ma mai più di un quarto d’ora.
Non prenderlo in braccio, non scuoterlo e via discorrendo. Se sarà lui stesso a svegliarsi del tutto, indipendentemente dal tuo interagire con lui, vedrai al momento quello di cui ha bisogno, ma se ti rendi conto che non è cosciente anche se urla e si dimena con gli occhi aperti, meno interagirai con lui, prima si calmerà.
Se vuoi, come fa anche la mamma con lo stesso tuo problema, se il bimbo si comporta così ancora per molte notti e diventa una sua consuetudine, puoi dargli il Nopron mezz’ora prima di addormentarsi.
Il farmaco riduce la durata e la profondità proprio di quella fase del sonno molto profondo nella quale si sviluppano queste manifestazioni e potrebbe essere la soluzione. Ovviamente devi parlarne con il tuo pediatra: il mio è solo un suggerimento.
Evita suggestioni violente come cartoni di lotte o battaglie o giochi troppo vivaci ed eccitanti dal tardo pomeriggio in poi. 
Un caro saluto,
Daniela

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