Cortisone, laringite e tonsille

 

Buongiorno,

la mia bambina di 4 anni appena compiuti ha avuto in 4 mesi ben 4 episodi di laringite con febbre molto alta, assenza di laringospasmo,  tonsille molto ipertrofiche. Il pediatra ci ha prescritto ogni volto bentelan compresse 0.5 per 3 giorni a dose piena e 3 giorni metà dose associato ad antibiotico. Nell’ultimo episodio si è associata anche ipetrofia delle adenoidi con catarro dal naso e tosse catarrale. Per quest’ultimo episodio è stata visitata anche da un otorinolaringoiatra che ha prescritto la stessa cura (bentelan+antibiotico). Dopo i 6 giorni di cura la bimba si è sentita bene per 4 giorni e subito dopo è tornata la  laringite con tosse, naso chiuso con catarro, febbricola. Il pediatra ha quindi prescritto un nuovo ciclo di bentelan+antibiotico (dopo solo 15 giorni dal precedente). Dopo questo ciclo la bimba è quasi guarita ma è rimasta "raucedine" e "tosserella". Il pediatra e l’otorino ci hanno consigliato alla fine di togliere tonsille ed adenoidi.

Queste le mie domande:

1) Temo la mia bambina abbia assunto troppo cortisone, era davvero necessario in assenza di laringospasmo?

2) Non avendo mai avuto tonsillite ma solo tonsille ipertrofiche è davvero necessario asportarle? Cureremo in questo modo le frequenti laringiti?

3) La bambina si sente molto bene (allegra, attiva, con molto appetito) per alcuni giorni  (4-5) dopo la terapia con cortisone; dopo torna più irritabile e disappetente. Il pediatra dice che è perché gola e il naso sono meno infiammati, è solo questo? Mi preoccupa molto il fatto che la veda star davvero bene quando prende cortisone!

Grazie per l’attenzione e disponibilità .

Saluti

 

Tra i vari effetti del cortisone vi sono anche quello euforizzante e quello di incremento dell’appetito. Pertanto, oltre al benessere ritrovato dovuto alla guarigione dall’infezione, la bimba, a mio avviso, si sente bene anche a causa del cortisone assunto nei giorni precedenti. Finito tal effetto, tutto ritorna nella norma, con un’irritabilità difficilmente – anche se non si può escludere del tutto – dipendente dalla precedente assunzione di cortisone e più probabilmente dovuta alle continue ricadute e con una riduzione dell’appetito dovuta sia al catarro che si ripresenta che al fatto, credo, di avere mangiato molto, forse più del necessario, nei giorni precedenti a causa del cortisone. Pertanto appetito e umore mutevoli si possono spiegare in questo modo.

 La laringite, quando si suppone sia di origine batterica, inizia e può decorrere fino a guarigione avvenuta come una banale infezione alle prime vie respiratorie, specie quando non accompagnata da broncospasmo, però è risaputo che in alcuni casi si può trasformare con repentinità in un quadro clinico impegnativo dove l’improvviso imponente edema del laringe, anche non accompagnato da broncospasmo, procura un’insufficienza respiratoria importante. Questo credo sia il motivo che induce ogni volta il pediatra, in sintonia con l’otorino, a prescrivere il cortisone come potente antinfiammatorio, forse più a scopo preventivo che curativo. La  durata relativamente breve della terapia – inferiore a 15 gg. – e il fatto di scalare opportunamente il dosaggio, fanno si che non compaiano effetti collaterali particolari – magari, anche se lo stomaco dei bambini è resistente, meglio associare il cortisone ad un gastroprotettore.

Per quanto riguarda l’intervento di adenotonsillectomia: le adenoidi si possono eliminare chirurgicamente, anche se non sono particolarmente infette, solo per il fatto di essere eccessivamente iperetrofiche e di dare seri problemi respiratori, ma le tonsille, anche quando molto grosse, non danno tali problemi respiratori, pertanto si tolgono soltanto se sono cronicamente o troppo ripetutamente infettate da batteri e non solo perché troppo grosse. Questo in linea di massima. Però, non conoscendo la bimba, certo non posso pronunciarmi. Un minimo di analisi per capire meglio la situazione sarebbe opportuno farle prima di sottoporla all’intervento radicale al quale, se sarà necessario, si potrà ricorrere verso primavera, alla fine di questo periodo invernale dove le infezioni sono più frequenti e ricorrenti. Io valuterei la presenza o meno di un focolaio di sinusite cronica o sub acuta che potrebbe giustificare il periodico ripresentarsi di laringiti a causa del continuo scolo di muco infetto dal retro faringe e, perché no, l’opportunità di sottoporre la piccola ad alcuni cicli di cure termali idonee prima di arrivare all’intervento.

Un caro saluto, Daniela

1 commento su “Cortisone, laringite e tonsille”

  1. save dotoressa volevo un suo consglio,mia figla a 3 anni,quest anno a inniziato la scula materna,setembre forte raffreddore,ottbre inniziato a ingrossarsi le tonille e naso ostruito,cura con proninal e fluibron etanti laaggi nasali,non mangia tanto anzi a volte quando vede qualcsa da mangiare li vie il conato,adesso sta per finire l ciclo di antibiotico supracef,ma le se tonsille non s sono ridotte,i si e aiunta anche la tsse con catarro,febbr non ne a gioca e vivace solo che non so piu cosa fare anche perche vedendola che a poco apetito mi salono i nrvi mi potrebbe dare un consiglio grazie

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