Continuo catarro

 

Buongiorno,

sono mamma di un bimbo che tra poco compirà 3 anni, Lorenzo. Mio figlio presenta dalla nascita un quadro clinico riconducibile a molteplici patologie. Abbiamo fatto moltissime visite ed esami per cercare di capire meglio la situazione ma non è mai stata fatta diagnosi precisa.

Lorenzo ha sempre catarro nei bronchi e in trachea, e ha già avuto due episodi di broncopolmonite con ricovero. Spesso ha broncospasmo e per qualche mese ha avuto anche laringospasmo.

Abbiamo fatto cure farmacologiche con farmaci per l’asma, antibiotici, broncodilatatori, cortisone ecc ecc. Poi abbiamo provato con l’omeopatia e la fitoterapia. Nulla a modificato lo stato delle cose. Purtroppo non c’è un legame con le stagioni perché nel primo anno si era aggravato in autunno e poi per tutto l’inverno invece quest’anno ha avuto bronchite dall’autunno ma si è aggravato nel mese di febbraio/marzo.

Ha spesso episodi febbrili che in alcuni casi superano i 40 anche se il tempo ha migliorato le ricadute in questo senso. Abbiamo fatto la prova del sudore per la fibrosi cistica, gastroscopia per il reflusso, prove allergiche con i prick e anche i rast inalatori e alimentari ed è risultato tutto negativo.

Abbiamo fatto prelievo per anticorpi e risulta carente di IgG e assente della 4°sottoclasse IgG. Abbiamo fatto le prove per la celiachia e siamo in dubbio quindi dovremo ripeterle tra un po’ di tempo. Prove per alcune patologie reumatiche con esito negativo.

Visita ORL per le adenoidi che non ha.

Siamo stati al mare ma al rientro è stato molto male, anche in montagna ha avuto un peggioramento della patologia con conseguente ricovero.

Quando ricevo le risposte mi sento sollevata ma poi quando vedo che non migliora mi prende di nuovo lo sconforto.

Ho fatto anche qualche seduta con una psicopedagogista per capire se può essere di origine psicosomatica, ma anche qui non mi sono state date certezze.

Il prof. De Angelis di Parma ci ha consigliato di fare la broncoscopia (unico esame consigliato che ancora non abbiamo fatto), ma noi vorremmo aspettare, anche se oramai non vediamo altra via d’uscita.

Cosa ne pensa? Ha qualche consiglio in proposito?

 

Per ora lo farei stare al mare, possibilmente di scoglio ma purché stia vicino al mare e lontano da altre fonti di contagio infettivo come altri bambini, folla, ecc. per più di un mese, diciamo fino alla fine della bella stagione. La carenza di anticorpi potrebbe spiegare le numerose ricadute di episodi infettivi.

Nel frattempo valuterei il comportamento del bimbo in questi mesi e prima della broncoscopia, che è una idea ragionevole, ovviamente, chiederei il parere di un immunologo pediatra.

Ma il mare, anche se il cambio di clima rispetto alla città può provocare una febbre a metà estate, dovrebbe essere prolungato per più mesi. Avrai sicuramente fatto un emocromo con sideremia visto il gran numero di accertamenti, ma se la sideremia fosse bassa, anche di poco, io la tratterei con ferro.

Per il resto, non stresserei ulteriormente il bimbo con accertamenti di nessun tipo ma semplicemente eviterei, se possibile tutte le situazioni di possibile contagio: potrebbe essere una vita un po noiosa ma almeno, se così facendo non si ammalasse per alcuni mesi, il bimbo avrà avuto il tempo di rimettersi un po prima dell’autunno.

In questo momento non me la sento di consigliarti nessuna terapia preventiva con vaccini vari o cure immunostimolanti perché il quadro è un pò complesso e sarebbe meglio capirlo bene assieme ad un immunologo. Un caro saluto, Daniela

 

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