Come stimolare la produzione di latte materno

Buonasera,

il mio piccolo è nato prematuro (fine 7° mese) e dopo 40 giorni circa in neonatalogia, da 3 giorni è tornato a casa.

Quando andavo in ospedale avevo il latte (che tiravo con il tiralatte), non tantissimo ma lo avevo (solo un pasto al giorno era di latte artificiale). Ora è da qualche giorno (da poco prima che tornasse a casa) che non ne ho più. Ho provato anche ad attaccarlo ma senza successo…probabilmente lo stress di andare due volte al dì in ospedale e le preoccupazioni, hanno causato tutto questo.

Lei pensa che potrebbe tornare il latte magari stimolandolo in qualche modo? Ci tengo parecchio al mio latte ma ormai da due giorni il piccolo sta prendendo solo Mellin zero. Devo insistere con il tiralatte?

Grazie.

Attendo con ansia una sua risposta.


Non mi dici il peso del bimbo, ma se desideri fortemente continuare ad allattare devi attaccare il bimbo al seno: non c’è altra via, perché la produzione di latte è stimolata dal completo svuotamento del seno, cosa che il tiralatte, di qualsiasi tipo esso sia, non assicura.

Allora, visto che ora il tuo bimbo si avvicina al termine di gravidanza, attaccalo al seno ogni due ore, sia da un lato che dall’altro. Tienilo attaccato al seno per una durata di tempo ragionevole, diciamo 5 minuti per parte, per non affaticarlo troppo e rischiare così di ridurre la sua velocità di crescita (in seguito, quando e se avrà imparato a succhiare benone, aumenterai la durata a dieci, quindici e venti minuti, se necessario).

Inizialmente pensa a fare questo solo per insegnare al bimbo a succhiare al seno senza preoccuparti troppo del fatto che prenda o meno latte. Dopo ogni tentativo gli darai il biberon per tua e sua tranquillità.

Peserai il bimbo prima e dopo averlo attaccato al seno solo due o tre volte al giorno e non ad ogni poppata, affinché il rito della pesata non diventi uno stress ed una ossessione per entrambe e se noterai che prende qualcosa e che ogni giorno questo qualcosa aumenta di quantità, vorrà dire che il metodo funziona e piano piano l’aggiunta di latte artificiale diminuirà.

Dopo avere attaccato il bimbo al seno ti tirerai il latte residuo, se ne avrai ancora, e lo darai al bimbo o nella stessa poppata (il biberon, nel frattempo, glielo darà qualcun altro) o a una poppata successiva. Fai conto di avere appena partorito e che il primo giorno di questo tentativo sia il giorno zero.

Tra una poppata e l’altra riposati e rilassati nel modo che preferisci e fatti aiutare in tutto sia per le faccende di casa che per tutta l’organizzazione giornaliera della vita. Cerca di mangiare bene e di bere molto, almeno tre litri al giorno, anche se un vero e proprio rapporto diretto tra i liquidi introdotti e la quantità di latte prodotto non è poi così evidente.

Integra la tua alimentazione con molti finocchi, tisane a base di semi di finocchio e tisane galattagoghe, controlla la pressione perché non sia troppo bassa e in tal caso mangia un po più salato del solito per trattenere liquidi (senza esagerare, comunque), ma soprattutto abbi fiducia nel bimbo, anche se piccolino e nato prematuro, rasserenati sulla sua salute, recupera la fiducia anche in te stessa e nella tua capacità di essere un’ottima mamma e probabilmente anche una ottima nutrice, convinciti di ciò perché non c’è nulla di particolarmente evidente e tassativo che ti possa fare convincere del contrario, non lasciarti troppo condizionare dalle valanghe di consigli che sicuramente, in questo periodo, ti sommergeranno e vai avanti così.

Quando e se il bimbo arriverà a succhiare al seno più della metà di quanto stabilito per ogni poppata per il suo peso e la sua età, potrai provare a non dargli l’aggiunta per cercare di svezzarlo piano piano dal biberon e per fare sì che abbia molta fame all’ora della poppata successiva e si attacchi con sempre maggior vigore. Quel che succederà, succederà, ma intanto saprai di avere fatto proprio di tutto per continuare ad allattare e la tua coscienza sarà in pace.

Un caro saluto,

Daniela

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