Come lavare i genitali di un bimbo?

Dottoressa, buongiorno.

Le scrivo per sapere come devo comportarmi riguardo alla pulizia del pisellino di mio figlio (13 mesi). Ci sono pediatri che dicono di non toccarlo assolutamente e altri che invece consigliano di abbassare la pelle per pulirlo bene ed evitare infezioni. Qual è la cosa giusta da fare?

Grazie ancora


In realtà sono giusti entrambi i suggerimenti: nel senso che se il bimbo ha ancora una fimosi stretta, cioè se la pelle del prepuzio non è scollata e non può scivolare sul glande, non bisogna fare proprio nulla perché se l’aderenza è totale non vi è bisogno di una pulizia interna perché nulla si potrà sporcare internamente, mentre se l’aderenza non c’è o è soltanto parziale, cioè se la pelle può scorrere anche solo parzialmente, sia i germi provenienti dall’esterno, sia quelli che colonizzano la cute stessa, sia una piccola quantità di urina possono insinuarsi attraverso le zone scollate della pelle, annidarsi tra pelle e prepuzio e creare infezioni, quindi sarebbe meglio effettuare una pulizia più approfondita della zona abbassando la pelle ed evitando accumuli di smegma.

Ovviamente questa operazione va effettuata con molta delicatezza e senza mai insistere se la pelle, per un motivo qualsiasi, non dovesse scorrere facilmente, utilizzando detergenti delicati e sciacquando molto bene ogni volta.

Questo in linea di massima; però non bisogna fissarsi su questo problema e insistere più di tanto se il bambino si oppone a questa manovra o si innervosisce: basta sapere che una corretta igiene comprende anche questa piccola manovra, ma ogni tanto, non tutte le volte che si lavano i genitali di un bimbo.

In definitiva, non bisogna avere né il terrore di toccare questa zona, né tantomeno la fissazione dell’igiene totale di questa delicata parte del corpo.

Un caro saluto,

Daniela

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