Broncopolmonite e ripresa dello sport

 

Gentile Dott.ssa,

sono la mamma di Sara, 11 anni, che pratica nuoto a livello agonistico da 6 anni. Quest’anno i suoi allenamenti sono giornalieri, e lei ogni giorno attende con ansia l’ora di andare in piscina perché l’acqua è il suo elemento ed adora nuotare, allenarsi e la competizione in gara, nonché la compagnia delle sue "colleghe" di squadra!

Purtroppo il 31 gennaio si è ammalata, il tutto è iniziato con leggera febbricola il primo giorno, seguita poi da febbre tra i 38 e i 39° C con tosse stizzosa. L’ho trattata con Tachipirina e Novalgina.

Al quinto giorno mi pareva sinceramente che stesse peggiorando, era prostrata, la tosse peggiorava, aveva un dolore fisso periscapolare dx, sudorazione notturna, così (visto che lavoro come infermiera al pronto soccorso e 118 di Arzignano) l’ho portata presso l’UOA di Ps dove hanno riscontrato una leggera desaturazione, nessun rumore all’auscultazione, Rx torace che evidenziava addensamento (a margini sfrangiati) del margine sup del lobo inferiore sn. Iniziata subito terapia con Augmentin 1 gr/2 volte die per 10 gg e Macladin 500 mg 1cp/ die per 6 gg. Già dopo 12 ore era sfebbrata ed il decorso è stato regolare, l’ho tenuta in casa fino a qualche giorno fa, la tosse è scomparsa, l’appetito è tornato e la vedo bene, ripresa, per nulla astenica (sta prendendo ancora Betotal cp).

L’unico problema è che lei scalpita per tornare alla sua amata attività sportiva ed io sinceramente non so che fare, ho sentito i più disparati pareri, compreso il consiglio di tenerla lontana dalla piscina per almeno 1 mese (questa è la terza settimana che manca agli allenamenti). Mi pare un pò castrante, ma ho paura di fare il passo più lungo della gamba e che possa avere delle ricadute. Se dovessi agire d’istinto io la vedo pronta e in forma, ma i sensi di colpa generati dai nonni e dal padre pesano… Che fare? assecondarla o aspettare ancora? e quanto?

Un’ultima domanda, è strettamente necessario ripetere rx di controllo o meglio evitare di irradiarla ancora se la clinica è negativa?

Grazie infinite, Anna e Sara

Se la clinica è negativa non sarebbe necessario ripetere l’rx di controllo. Però bisogna ricordare che un focolaio broncopolmonare si negativizza totalmente dal punto di vista radiografico anche svariati giorni dopo la scomparsa della sintomatologia clinica. In questi casi rimane il dubbio se la positività di un reperto radiografico di controllo sia dovuta alla persistenza dello stato infiammatorio del parenchima quindi, in un certo senso, della malattia, oppure se la completa restitutio ad integrum dei tessuti segua un processo molto più lento rispetto alla clinica, pertanto, quando si esegue la radiografia di controllo, spesso i dubbi aumentano anziché scomparire.

Io quindi non farei radiografie, però valuterei due cose: una convalescenza a casa o comunque a riposo che dovrebbe durare almeno una decina di giorni dal momento della completa scomparsa dei sintomi clinici, ma se la scomparsa di questi sintomi è stata precocissima e la malattia o quantomeno l’obiettività clinica, ovviamente compreso il reperto auscultatorio toracico è durata meno di una settimana, la sospensione dell’attività sportiva dovrebbe, a mio avviso, durare attorno alle tre settimane compresa la durata della malattia sin dal suo inizio.

Per farla breve, considerando che si tratta di tornare a praticare uno sport a livello agonistico e non solo amatoriale, tre settimane di sospensione dal primo giorno effettivo di malattia, cioè dall’inizio della leggera febbricola, saranno più che sufficienti, con o senza radiografia di controllo, almeno a mio parere. Pertanto la bimba può riprendere la sua attività sportiva.

Un caro saluto, Daniela

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