Bimba allattata a richiesta: come iniziare lo svezzamento

 

Gentile Dottoressa Daniela,

sono una mamma di una bambina di 5 mesi che pesa KG 6,3. La contatto perché, a causa dell’allattamento a richiesta, mi ritrovo a dover attaccare al seno la bambina, ogni volta che ha fame e sonno, con la conseguenza che mi fa sempre piccole poppate.

Ora che devo inserire la prima pappa non so come fare per regolarizzarla.

Attualmente mi prende la frutta tra le 16-17.

Facendo sempre piccole poppate mi mangia spesso anche di notte.

Se non viene addormentata attaccandosi si arrabbia molto, a volte non riesce ad attaccarsi perché non ha fame e si innervosisce tantissimo con la conseguenza che è una tragedia addormentarla ed strana tutta la giornata.

Grazie

Dopo 5 mesi di completa disponibilità alle richieste della bimba credo che sia ora di dare delle regole alla piccola. Per fare questo, di solito non si comincia con poppate ad orari rigorosamente fissi ma si prende il problema alla lontana.

Per esempio si organizza la giornata in modo che ci siano sempre cose da fare che possano distrarre la piccola. Di solito, fin verso le nove, nove e mezzo di mattina si possono dare due poppate al seno, una in primissima mattinata se la piccola si sveglia presto e un’altra dopo tre ore.

Poi si porta fuori la bimba e se verso le dieci dovesse richiedere il seno si da un po’ di frutta omogeneizzata senza attaccarla al seno. La pappa si può dare tra le undici e mezzo e mezzogiorno se la bimba dovesse di nuovo cercare il seno, altrimenti, se fosse ancora sazia a quell’ora, si darà verso mezzogiorno, mezzogiorno e mezzo.

Poi, dopo il sonnellino pomeridiano, si attaccherà nuovamente al seno verso le tre, tre e mezzo. Se il latte al seno non fosse eccessivo si potrebbe attaccare un po’ la bimba anche dopo la pappa di mezzogiorno, ma se ci fosse ancora molto latte, attaccandola dopo la pappa potrebbe vomitare e non sarebbe consigliabile.

Alla fine della poppata pomeridiana sarebbe bene fare nuovamente uscire la bimba per una seconda passeggiata oppure distrarla in qualche modo per almeno tre ore, tre ore e mezzo in modo da dare la poppata successiva non prima di tre ore e mezzo dalla precedente. Se la bimba avesse fame troppo presto dopo la poppata del pomeriggio si potrebbe dare ancora un po’ di frutta, magari con un cucchiaino di biscotto granulato sciolto dentro e in tal caso la frutta di metà mattina andrebbe ridotta di modo che in tutto, tra mattina e pomeriggio, la quantità di frutta sia di 80 gr circa, se parliamo di vasetti di omogeneizzato.

Dopo la poppata delle 19 o giù di lì, in tarda serata si potrà nuovamente attaccare al seno, sempre dopo tre ore almeno dalla poppata precedente e, finché non assumerà la seconda minestrina serale, anche di notte si potranno accettare due risvegli da consolare attaccando la bimba al seno, ma non di più.

Qualora le richieste di latte fossero decisamente più frequenti bisognerebbe riflettere sulla quantità di latte che riesci effettivamente a produrre per capire se ha ragione la bimba a voler essere alimentata così spesso perché ogni volta trova poco latte e non si sazia abbastanza oppure si tratta soltanto di una abitudine e di un desiderio di contatto che non è soltanto a scopo nutritivo.

La crescita della bimba è nella norma ma, pur non sapendo il suo peso di nascita, penso che se trovasse e avesse trovato molto latte al seno, attaccandosi così spesso sarebbe, forse, cresciuta anche di più di così, pertanto mi sembra una buona cosa svezzarla anche se non ha ancora raggiunto gli otto chili regolamentari.

Per abituarla al cucchiaino inizierei, appunto, con piccoli pasti di frutta utilizzando omogeneizzati di mela, poi pera, poi mela e banana, ecc., aggiungendo, dopo averla prima data da sola, ogni tanto un cucchiaino raso di biscotto granulato primi mesi senza glutine né uovo.

Il secondo passo sarà la minestrina ma se non dovesse accettarla di buon grado si potrà iniziare con la pappa lattea dolce per alcuni giorni per poi passare al brodo vegetale, ecc., ecc.

Un caro saluto, Daniela

 

 

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