Beve tantissimi succhi di frutta!

Dott.ssa volevo sapere quanti succhi al giorno si possono dare ad un bimbo di 3 anni anche se pesa appena 13,00 kg. però temo per i denti e poi ho paura che gli facciamo male allo stomaco, visto che ne beve 4 anche 5 al giorno e siamo costretti a non comprarli oppure a nasconderli e in caso di crisi da pianto di darglielo ma solo 1.
E’ come drogato dai succhi ne chiede sempre altri e poi altri e se non fosse che gli diamo un freno se ne berrebbe a volontà!
Io e mio marito ne siamo preoccupati perché a volte non sappiamo come gestire la cosa visto che se non lo assecondiamo inizia a piangere ed urlare che ne vuole un altro.
Cosa ci consiglia?
Grazie



Per combinazione, ho appena risposto ad un’altra mamma che aveva problemi di alimentazione con la sua bimba dicendo che i cibi troppo dolci, comprese le bevande già confezionate, gli yogurth alla frutta dolcificati, ecc. si comportavano come delle vere e proprie droghe nell’organismo del bambini e andavano banditi per non creare assuefazione.
Pertanto non resta che smettere di comprare succhi di frutta e altri alimenti già dolcificati sostituendoli con frullati di frutta fresca o, meglio ancora, con semplici spicchi di frutta che il bambino prenderà da solo dal piatto. 

Per togliere l’abitudine al piccolo basta non comprare più i succhi: dopo i primi pianti che verranno consolati dando alternative di gusto gradevole ma meno dolci, il bimbo se ne dimenticherà e supererà la crisi di astinenza. Non bisogna lasciarsi commuovere né dai capricci né da queste vere e proprie crisi di astinenza per uno specifico alimento che, evidentemente, se così apparentemente necessario per il piccolo, ha creato una deleteria dipendenza. 

Bisogna sempre ricordare che qualsiasi alimento confezionato costituisce per un bambino piccolo, facilmente emozionabile e manipolabile, una irresistibile attrazione non solo per il suo gusto (forma della bottiglia, disegni e colori dell’etichetta e così via…) 
Il commercio conosce bene questi subdoli sistemi per far comprare di più e se ne serve in modo indiscriminato! Un frullato di frutta fresca servito in un bicchiere anonimo e senza etichetta, infatti, non ha mai dato dipendenza, così come uno yogurth bianco semplice e non dolcificato servito in una semplice tazzina, ma tutto quanto possa essere riconducibile ad una determinata emozione visiva, a disegni e colori accattivanti, crea nel cervello un cortocircuito di ricordo-emozione-desiderio-dipendenza che rende schiavi e prelude a future, ben peggiori schiavitù (abiti firmati, scarpe, tute e zainetti di un certo tipo nei primi anni, poi I-pod e cellulari di ultima generazione nelle età successive, vedi gli arrembaggi nei mega store e così via..) 
Con l’euro in bilico e la recessione che ci aggredisce, non ci possiamo più permettere di educare i nostri figli a questo tipo di valori così omologanti e assassini della fantasìa e al di là dei meccanismi biochimici e psicologici indotti dagli alimenti confezionati in modo accattivante e con linguaggi rivolti soprattutto a coinvolgere la sensibilità dei più piccoli, è ora di far crescere le future generazioni con abitudini mentali rivolte all’apprezzamento di valori di altro genere, valori che preludono alla costruzione di una nuova libertà mentale. 

In questo modo i bambini potranno crescere più fantasiosi e più sicuri delle loco potenzialità: questo è realmente quanto a loro servirà per affrontare la nuova realtà che saranno chiamati a vivere fra pochi decenni. E’ curioso, ma tutto può anche partire da un succo di frutta non concesso!

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