Arrossamento vulvare e secrezioni vaginali a 21 mesi

Gent.ma dottoressa,

innanzitutto i miei più sinceri auguri per le prossime festività, estesi a tutte le mamme che qui si ritrovano.

I suoi consigli sono per me preziosi avendo riscontrato in più occasioni che il tipo di risposta che ci viene dato è sempre accurato e professionale.

La mia piccola Medea (la bambina che non mangiava se non "per forza") sta crescendo e a ventuno mesi si sta allineando ai percentili relativi alla sua età. Ha finalmente "sforato" il tetto dei 10 kg! Ed è alta più della norma.

Il mio problema è il seguente: già qualche volta avevo notato che tra le labbra dela vagina era presente una sorta di "muco" di colore biancastro. La pediatra mi aveva sempre detto che era abbastanza naturale. Ma adesso mi sono resa conto che contestualmente a questa secrezione (che appare non più di una volta ogni due/tre mesi) c’è anche una relativa infiammazione vulvare e perianale che dà fastidio alla bimba.

Io dapprima ho adoperato la polvere di Daktarin, ma con scarso risultato, adesso sto adoperando il Canesten e sembra che la cosa migliori lentamente.

Cosa ne pensa? Che mi consiglia di adoperare?

La ringrazio e le porgo i miei più cordiali saluti,

Francesca


Le vulvovaginiti, nelle bambine, sono evenienze frequenti e i motivi sono tanti: scarso spessore dell’epitelio della mucosa vaginale causato dalla carenza di estrogeni, vicinanza della vagina all’orifizio anale, abitudine di accovacciarsi a gambe larghe per giocare allargando, così, le piccole labbra ed esponendo la vagina a germi provenienti dall’esterno, grattamenti frequenti a causa di prurito o di pannolino irritante, ecc. Ma le secrezioni vaginali possono anche essere la spia di una errata alimentazione, troppo ricca di cibi dolci o speziata, oppure di intolleranze alimentari.

Solitamente, l’infiammazione è sostenuta dai comuni batteri che colonizzano i genitali e che provengono per lo più dall’intestino, come l’Escherichia Coli, ma possono anche provenire dall’esterno, come gli stafilococchi.

Un tampone vaginale, quindi, non è sempre utile, perché i batteri che vi si possono sviluppare sono solitamente espressione della flora di quel momento, che può variare nel tempo, così come responsabili della vaginite possono essere dei virus, non evidenziabili con un semplice tampone vaginale.

Essendo un problema ricorrente della bimba, da quanto ho potuto capire, io ti consiglio questo: dieta controllata senza eccedere in dolci e cioccolate, frutta secca, spezie, ecc.; interposizione di un fazzolettino molto pulito in puro cotone o in materiale antiallergico tra il pannolino e la vagina, accurata pulizia con detergenti molto delicati possibilmente a ph neutro e asciugatura con gesti in direzione antero posteriore, cioè dalla vagina all’ano e non viceversa; somministrazione di fermenti lattici per alcune settimane (c’è chi cura le vaginiti addirittura con applicazioni di yogurt fresco ogni giorno in vagina!); applicazione di una crema attiva sia sulla candida che su altri batteri che normalmente colonizzano la vagina tipo Meclon alternandola con una crema antinfiammatoria alla calendula oppure all’ossido di zinco.

Dopo una settimana al massimo, rivalutazione del problema: se l’infiammazione è scomparsa, si sospendono le applicazioni di crema ma si continuano le altre prescrizioni dietetiche e le norme igieniche; se l’infiammazione non è scomparsa, si procede con un tampone vaginale sia per germi comuni che per miceti. Se la piccola gioca con terra o sui prati, non sarebbe male procedere alla ricerca degli ossiuri, soprattutto se si gratta frequentemente la zona anale.

Non sono indicate creme a base di cortisone per ridurre infiammazione e bruciore perché potrebbero aggravare il problema se la vaginite fosse dovuta alla candida.

Un caro saluto e Buone Feste anche a te e alla piccola Medea.

Daniela

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