Apnee notturne a 2 anni

Gentile dr.ssa,

Le avevo scritto in merito già qualche mese fa: la mia piccola, che ora ha 2 anni, soffre dall’inizio dell’anno di russamento e apnee nel sonno.

In un primo momento si era pensato ad infiammazioni legate a raffreddori e bronchiti (aveva cominciato il nido, si ammalava spesso) curate con antibiotici ed aereosol cortisonici. Ma risolti gli episodi, dopo brevi miglioramenti, il problema si ripresenta.

Il primo ottorino ci diagnostica ipertrofia delle adenoidi e ci fa seguire un percorso di antibiotico + antistaminico + spray nasale cortisonico, ma con miglioramenti non duraturi. A ciò ci ha aggiunto anche terapia con Bentelan, ma nulla di significativo. Ci decidiamo a sentire un secondo ottorino: ipertrofia tonsille e adenoidi, ma ci consiglia di tirare avanti il più possibile prima di intervenire chirurgicamente ed essendo prossimo all’estate ci suggerisce mare.

Anche al mare la bimba ha continuato a russare, ma le apnee si sono ridotte ed il sonno per un po’ è stato accettabile. Ora però ci risiamo e gli episodi di respiro affannoso e interrotto riguardano ormai tutta la notte.

Pediatra e ottorino ancora vogliono aspettare, ma io temo per il suo cuore: non si stancherà a dormire così male? E l’ossigenazione? E continuare a cicli di spray cortisonici non si creano altri danni?

Tutto sommato infezioni (bronchiti, otiti, tonsilliti) non ne ha da marzo (qualche virosi con febbre sì e qualche raffreddore), ma il suo sonno e il suo respirare a bocca aperta non la aiutano nella crescita (11 kg e 86 cm di altezza, spesso inappetente).

Terapie omeopatiche? Intervento? Controllare la mandibola (mi sembra la rilassi troppo nel sonno…)?

Sono seriamente preoccupata, la notte non dormo per sentire come respira ed eventualmente cambiarle posizione per aiutarla: occorre davvero aspettare? Cosa rischia la mia piccola?

Scusi la lunghezza e grazie per i preziosi suggerimenti che vorrà darmi.

Cordialmente,

Laura


Dopo il terzo anno di vita, molto lentamente, il tessuto linfatico inizia la sua involuzione. È per questo che pediatri e otorini, se tonsille e adenoidi non sono infette, tendono ad aspettare il più possibile prima di decidere l’intervento.

Però, a volte, ci si trova di fronte a situazioni non gravi ma molto fastidiose e le apnee notturne disturbano la qualità del sonno e riducono l’ossigenazione cerebrale: il bambino spesso si sente fiacco e svogliato durante il giorno e mangia poco e malvolentieri.

Io non pratico la medicina omeopatica e non saprei cosa suggerirti da questo punto di vista, però, qualcosa di decisamente non dannoso e quasi sempre efficace c’è: mare, mare, mare a tutte le ore e in tutte le stagioni. D’inverno anche solo nei week end e d’estate anche due o tre mesi continuativi. Poi, finito l’inverno, così sarà un po’ più grande, potresti provare con le cure termali e, di base, le solite terapie consigliate dall’otorino che servono a "tirare avanti" un altro po’.

Non posso valutare se nel tuo caso sia necessario non aspettare ulteriormente per intervenire, però per ora, ti consiglio di aspettare almeno il terzo anno di vita, di continuare le terapie dell’otorino e, lo ripeto, di portare al mare la bimba ogni volta che puoi anche d’inverno. Elimina dalla stanza e dal letto tutto quello che può risultare allergizzante per il bimbo come peluche, tappeti, piumoni di piume, coperte di lana, cuscini di lana o di piuma e metti solo tessuti sintetici.

Un caro saluto,

Daniela

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