Allattamento in difficoltà

Salve,

sono in difficoltà con l’allattamento alla mia bambina nata il 18/09/2010 in quanto tra una poppata e l’altra (20 minuti x seno) trascorre solo un’ora, così per quattro volte e poi dorme anche per 4/5 ore. Vorrei provare a darle latte in polvere dopo la prima poppata di un’ora per poterla regolare e distanziare le poppate in quanto putroppo fisicamente io non ce la faccio più a reggere questi ritmi.
È meglio dargli un’ aggiunta di latte in polvere dopo la poppata al seno o è meglio fare una volta seno ed una volta biberon?
Grazie

Prima di tutto devi valutare l’accrescimento della bimba: indipendentemente dalla tua stanchezza, infatti, se la bimba sta crescendo bene, se ha recuperato il peso di nascita dopo il probabile calo fisiologico entro la seconda settimana di vita e se ora che si sta avvicinando alla fine del primo mese di vita inizia a crescere attorno ai 150, 200 gr a settimana, vuol dire che il tuo latte è sufficiente e l’aggiunta non indispensabile se non dannosa. Accertato questo, visto che la piccola non è nata proprio ieri, dovresti cominciare a darle alcune regole, cioè dovresti abituarla ad uscire tutte le mattine, dopo la seconda poppata delle 9 o giù di lì, restando fuori casa gradualmente prima 15, poi 20, poi 30 minuti fino ad un’ora buona e anche di più se il clima lo permette. Di solito, così facendo, cioè stando fuori casa, i bimbi si distraggono e si rilassano addormentandosi. Pertanto al tuo ritorno potrai nuovamente allattarla mantenendo un intervallo medio tra le poppate di due ore e mezzo, tre.

Seconda abitudine regolare da acquisire è il bagnetto, serale, pomeridiano o mattutino non importa, basta che sia poi sempre alla stessa ora: il bagnetto rilassa, distrae e allunga l’intervallo tra le poppate. In questo come per le passeggiate puoi farti aiutare da altri e nel frattempo puoi rilassarti.

Terzo consiglio: non guardare troppo l’orologio e attaccare la piccola al seno non solo quando piange disperatamente ma quando inizia a mettersi le mani in bocca e ad aprire la bocca: insomma, si capisce quando un lattante ha fame anche se non piange forte. Per regolare gli orari, cerca di non allungare troppo gli intervalli di giorno, svegliando delicatamente la piccola allo scadere della quarta ora di sonno o poco prima se tende a dormire molto a meno che non siano le ore mattutine, cioè dalle nove alle tredici, orario di solito molto tranquillo per i bambini. Un lungo intervallo pomeridiano dovrebbe essere un po’ accorciato per evitare che la bimba di notte si svegli troppo frequentemente avendo dormito molto di pomeriggio.

Nel complesso le poppate dovrebbero non essere meno di 5 o 6 nelle 24 ore e non più di 10, 11. Se si assestano tra 6 e 9 o 10 tutto è normale, almeno per il primo mese. Ci vuole pazienza, lo so e non vi è altro consiglio da dare che quello di cercare di farsi aiutare per tutte le faccende non legate all’allattamento e cercare di dormire per recuperare il sonno ogni volta che dorme la bimba, anche se in orario poco consueto per un adulto.

Inoltre, ti consiglio di passeggiare e stare all’aria aperta, magari forzandoti anche un po’ quando ti senti stanca perché se resti molto tempo in casa finirai coll’esaurirti e l’allattamento ti verrà a noia. Il latte in polvere può essere consigliato solo se, pur attaccandosi spesso al seno, la bimba non dovesse crescere bene di peso oppure se dopo una poppata di una ventina di minuti continuasse a piangere per fame, ma non si può giungere alla conclusione di avere poco latte fintanto che non si arriva alla fine del primo mese di vita perché a volte vi sono calate lattee tardive che iniziano solo alla fine della terza settimana di allattamento e bisogna insistere.

Naturalmente è buona norma che la mamma si senta bene, che non abbia la pressione bassa, che mangi e beva correttamente e soprattutto che faccia di tutto per non perdere troppe ore di sonno in quanto il sonno è importantissimo, così come la posizione supina e la capacità di rilassarsi per mantenere e favorire una buona produzione di prolattina. La bimba, inoltre, dovrebbe succhiare al capezzolo in modo corretto, non attaccandosi solo al capezzolo ma prendendo in bocca l’intera areola mammaria altrimenti non sarà in grado di spremere sufficientemente il latte dal seno anche se ce ne fosse in abbondanza.

Il mio consiglio è quindi quello di tenere duro ancora e di farti aiutare piuttosto che sostenere psicologicamente da tuo marito, dai tuoi familiari, dalle amiche, dall’ostetrica e da chiunque abbia una sufficiente preparazione e sensibilità per esserti di aiuto in questa fase decisamente impegnativa della tua vita, compresa la lega del latte, la leche leaghe, che ha sezioni in quasi tutte le città e di solito è di grande aiuto alle neo mamme che desiderano fortemente allattare nonostante stiano attraversanto delle difficoltà.

Ricordati che alcuni giorni di allattamento che si potrebbe poi rivelare scarso fanno senz’altro meno danni di una aggiunta di latte artificiale data senza reale motivo solo per stanchezza o scoraggiamento materni e a dare aggiunte di latte artificiale si è sempre in tempo mentre recuperare un allattamento interrotto da decisioni troppo affrettate potrebbe rivelarsi impossibile.

Un caro saluto, Daniela

 

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