Agitazione maggiore di giorno e di notte

Gentile dottoressa,

leggo sempre le risposte ai quesiti che le sottopongono perché spesso mi sono utili; spero ora possa aiutare anche me, sarò sintetica per elencare più informazioni possibili:

La mia bambina di un anno, nata di 4 kg, 52cm, è allegra e socievole, vivacissima, per niente coccolona; a dieci mesi aveva già nove dentini; ora sta mettendo i molari, gattona, sta in piedi ma non cammina da sola, dice mamma e papà, mangia due pappe, il latte vaccino la mattina, a merenda la frutta, tutto senza problemi.

Ora pesa 8,830 kg, è alta cm 72. Io lavoro part time da quando ha quattro mesi, la mattina la lascio da mio padre (vedovo) e dalla sua compagna, la bambina ci sta volentieri. Al pomeriggio sta con me (dorme, per un’ora circa sto con lei a farla giocare, andiamo a spasso, ecc.). La notte sta nel suo lettino accanto al nostro letto e non ha mai dormito una notte intera, andiamo dai cinque, sei risvegli ai quindici e più, basta il ciuccio, una carezza e si riaddormenta.

Vengo al dunque: dal mese di settembre non è più cresciuta di peso, un cm di altezza. Da un mese circa non vuole più andare a dormire né di giorno né di sera, è stanca, frega gli occhi, sbadiglia, ma appena intuisce che la porto nel lettino inizia una crisi di pianto che dura mezz’ora e più. Ho provato a cullarla in braccio ma niente, inarca la schiena e piange (questo anche con il papà).

Inoltre, si picchia le manine sulla testa con forza, per farla addormentare devo sdraiarmi affianco a lei ma poi se mi alzo si sveglia (dorme circa mezz’ora a metà mattina e circa un’ora il pomeriggio); alle 8.30 la sera è stravolta ma non cede…

Il pediatra mi ha detto che fa parte del suo carattere e mi ha proposto il Nopron per farla dormire, mentre per la crescita mi ha prescritto l’esame delle urine per escludere infezioni in corso.

Vorrei un suo parere: può avere qualche disturbo o può dipendere da me un comportamento del genere? Ho paura di trasmetterle le mie preoccupazioni di tutti i giorni, non mi sembra di essere agitata o nervosa, magari un po’ preoccupata… Ne ho parlato anche con mio marito, che quando torna dal lavoro è molto presente e mi aiuta, ma non sappiamo come comportarci per migliorare la situazione e vedere la nostra bambina un po’ più rilassata e tranquilla.

Mi scusi se mi sono dilungata, la ringrazio.

 


La bimba comincia a muovere i primi passi e si sente ancora insicura, visto che non si è ancora staccata: molto probabilmente, la sera è carica di tensioni accumulate durante la giornata dovute a tutte queste sue nuove esperienze di movimento, di probabili, innocue, cadute all’indietro che, però, a lei possono avere creato sorpresa e spavento, anche momentanei.

La sera ha ancora bisogno della mamma per potersi rilassare completamente e della mamma come contatto fisico rassicurante, come carica di nuova energia per affrontare un’altra giornata altrettanto impegnativa e piena di emozioni. Per di più è in fase di dentizione e tutto comporta un suo maggior bisogno di consolazione.

Nei periodi di cambiamento dei bambini – e questo è uno di quelli – è difficile continuare a mantenere regole e abitudini precedentemente acquisite: le esigenze psicologiche cambiano, le modalità espressive dei bambini pure (essi sembrano, a volte, regredire e tornare a comportamenti di alcuni mesi prima) e il genitore deve trovare sempre nuove risorse e strategie comunicative per soddisfare le necessità del proprio bimbo.

Ma io, però, inizierei a mettere la piccola nella sua cameretta, se ne ha una, stando con lei, magari, un po’ a lungo la sera, anche, perché no, aiutata per un periodo dal Nopron che induce il sonno e riduce la frequenza dei risvegli notturni e tentando di non alzarsi a tutti i suoi risvegli per valutare se un lamento iniziale si possa, ogni tanto, calmare autonomamente anziché avere costantemente bisogno di una presenza vicino.

Se questo non fosse possibile, come ti stai comportando ora mi sembra molto ragionevole e si tratta soltanto di avere ancora pazienza per un po’. Il compimento del primo anno di vita di un bimbo coincide spesso con un crollo di stanchezza del genitore che sente, inconsciamente o meno, il forte desiderio che il bimbo, da ora in poi, cresca e maturi in fretta per diventare autonomo.

Tutto questo, prima o poi, succederà, ma è sempre ancora la mamma e, per esteso, sono i genitori a dover favorire e accompagnare questo cammino verso l’indipendenza: lo si fa creando nel bambino una base affettiva sicura con un comportamento autentico, sincero e sempre molto coerente e pieno di comunicativa vivace e affettuosa, uno specchio di serenità, insomma e stimolando il più possibile la sua curiosità istintiva nei confronti del mondo, che deve essere raccontato e sperimentato come pieno di cose meravigliose che vale veramente la pena scoprire.

L’istinto del bambino alla conoscenza, non solo va assecondato, ma incoraggiato e valorizzato quando presente. Se il bimbo si comporterà da esploratore e da intraprendente sarà poi lodato e incoraggiato a continuare su questa strada e il premio potrà essere la coccola in più di cui ha bisogno, anche se si è stanchi; se, invece, tenderà a essere timido e timoroso, andrà spronato a reagire a questa sua debolezza cercando di non rendergli la vita troppo facile ma lasciando che impari, piano piano, a sbrigarsela da solo e anche a consolarsi da solo.

Non ci sono, quindi, consigli per un comportamento univoco, ma l’educazione diventa un sottile gioco di sfumature, di vibrazioni, di sensazioni che si modulano giorno dopo giorno su quelle del bambino come nelle migliori composizioni musicali contrappuntistiche che hanno reso grande la musica occidentale barocca. Ovviamente, però, qualsiasi malessere che un bambino lascia intuire, anche se apparentemente di natura psicologica, deve stimolare una riflessione di ordine clinico tesa a escludere problematiche occulte o minimamente sintomatiche come una infezione alle vie urinarie, una intolleranza alimentare o quant’altro.

Per quanto riguarda la crescita della bimba, mi sembra più che regolare, anche se il suo peso alla nascita avrebbe fatto prevedere qualcosa in più. Però peso e altezza sono piuttosto coerenti e armonici e per questo motivo, anche se ultimamente la sua crescita è un po’ rallentata, almeno in apparenza, io non la prenderei più in considerazione fino a gennaio prossimo, perché compiuto il primo anno di vita, la velocità di crescita rallenta ulteriormente e le variazioni della statura possono anche avvenire a scatti, dopo mesi di apparente immobilità.

Un caro saluto,

Daniela

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