Neonato di quattro mesi che cresce poco

Buongiorno Dottoressa, sono una mamma di un neonato di quattro mesi, nato  il 21/05/2015  di peso KG.3,150. Dalla nascita ha preso il latte artificiale per problemi miei di salute, ha preso come latte Aptamil, poi siccome aveva le coliche e piangeva sempre, il pediatra mi ha cambiato il latte in aptamil conforto plus  e poi aptamil HA. Con il tempo le coliche sono diminuite, il 15/12/2015 il pediatra mi ha detto di svezzare il bimbo in questo modo: alle 6 di mattina 150 gr. di acqua con 5 cucchiani di aptamil latte e lo stesso anche alle 14 alle 18 e alle 22. Alle 10 di mattina di dare 150gr di brodo vegetale con 150 gr.di semolino e un omogenizzato di carne bianca intero, e poi se lo mangiava anche un omogenizzato alla frutta. Il problema è che dopo 15 giorni dall’inizio dello svezzamento sono andata a controllo dal pediatra ed il bimbo è aumentato di solo 150 gr.  perche il 15/12/2015 pesava kg  6,750 il 02/01/2016 pesava kg.6,900. Il bimbo però è alto 66 cm, con una circonferenza cranica 41 cm, le chiedevo ma veramente è cresciuto poco? Le volevo anche dire che il bimbo non riesce a fare tutte le poppate, mi restano sempre quei 30/40 gr.

Grazie.

Mi scuso anche con te per il ritardo con il quale rispondo dovuto a problemi di salute. Posso dirti che il bimbo ha un peso e una altezza coerenti fra loro che si collocano entrambe sullo stesso percentile piuttosto basso come, del resto, era bassino anche il peso di nascita anche se nella fascia di normalità. La circonferenza cranica è anch’essa piuttosto piccolina e si colloca su un percentile ancora più basso rispetto a peso e altezza. Penso si tratti di costituzione ma per dirlo dovrei conoscere peso e altezza nonché circonferenza cranica dei genitori o del genitore a cui assomiglia di più. Una riduzione della velocità di crescita al momento dello svezzamento è evenienza piuttosto frequente, sia perché il bambino non assimila subito bene i nuovi alimenti proposti, sia perché solitamente lo svezzamento si attua in un periodo in cui è fisiologica una riduzione della velocità di crescita del piccolo a causa di importanti trasformazioni che avvengono nel suo organismo con riduzione della massa grassa a favore della massa magra costituita dai muscoli e altri particolari che, nel tempo, tendono a farlo assomigliare sempre di più a quello che costituzionalmente sarà destinato a diventare. A sei mesi, infatti, finisce il periodo cosìdetto florido e un bambino destinato ad essere magro e minuto comincia a snellirsi anche se nei mesi precedenti si mostrava cicciottello e florido. Queste trasformazioni sono meno evidenti o non si manifestano affatto, invece, nei bambini figli di genitori robusti che tendono a mantenersi floridi e, a volte, in sovrappeso anche ad un anno, a tre anni e così via. Una riduzione dell’accrescimento e anche dell’appetito attorno al sesto, settimo mese, quindi, non è di per sé preoccupante, soprattutto se si manifesta ad inizio svezzamento, ma il tutto deve essere valutato nel suo complesso, considerando lo stato di effettivo benessere del bambino e paragonando il suo accrescimento con la sua costituzione e con quella dei suoi genitori. Infine, potrebbero essere necessari alcuni accertamenti come emocromo, sideremia, esame urine o altro perché l’inappetenza o lo scarso accrescimento possono essere gli unici sintomi magari di una anemia da carenza di ferro, di una infezione alle vie urinarie o altro.

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