Nistagmo congenito

 
Salve,

io ho una bimba di un anno, e le hanno diagnosticato un "nistagmo congenito pendolare". Vorrei sapere a cosa potrebbe andare incontro e se ci sono cure. 
             
La ringrazio anticipatamente.

Rosalba

 
 
Cara signora Rosalba,

il nistagmo congenito, cioè il movimento oscillatorio dei bulbi oculari involontario, è una condizione per cui non esiste un atto terapeutico risolutivo, ma in cui è fondamentale un’attenta valutazione ed un’accurata gestione riabilitativa.

A causa del movimento costante dei bulbi oculari, le immagini non riescono a imprimersi a livello retinico in maniera sufficiente tanto da permettere uno sviluppo normale della funzione visiva; i soggetti affetti da nistagmo presentano infatti una condizione di visione deficitaria strettamente dipendente dalla gravità del nistagmo (frequenza e latenza delle scosse). In alcuni casi esiste il cosiddetto "block point" o "punto di blocco", cioè una posizione dello sguardo in cui il movimento nistagmoide si annulla o diminuisce sensibilmente. Il paziente tenderà ad assumere una posizione anomala del capo al fine di favorire tale posizione e, di conseguenza, sfruttare la migliore visione possibile.

Quando tale posizione diventa importante ed interferisce anche con lo sviluppo dell’apparato muscolo-scheletrico, è possibile valutare un intervento chirurgico per "trasferire" il punto di blocco in posizione primaria, cioè dritto davanti.

I pazienti affetti da nistagmo, inoltre, soprattutto quando si associa una condizione definita trans-illuminazione iridea (cioè la luce non viene filtrata in maniera ottimale dall’iride), presentano una marcata fotofobia (fastidio alla luce) ed una elevata tendenza all’abbagliamento.

È possibile nei soggetti con nistagmo provvedere alla prescrizione di filtri medicali, cioè particolari lenti colorate che "tagliando" alcune frequenze luminose, aumentano la sensibilità al contrasto favorendo una migliore visione, attenuano la fotofobia e l’abbagliamento in presenza di luci intense.

È importante anche ricordare che, soprattutto quando si avvicina per i piccoli pazienti con nistagmo l’epoca scolastica, è indispensabile valutare la visione per vicino; molto spesso è necessario prescrivere occhiali ipercorrettivi con potere ingrandente per consentire una migliore visone prossimale.

Sperando di essere stato il più chiaro ed esauriente possibile nel risponderle, nonostante la complessità e la delicatezza dell’argomento trattato, rimango a sua disposizione.
 
Cordiali saluti.

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