Canale lacrimale ostruito

 
Buongiorno,

potrei avere maggiori chiarimenti in merito all’intervento per il canale lacrimale otturato?
La mia bambina di 14 mesi ha da sempre la lacrimuccia all’occhio destro.
Il pediatra mi aveva consigliato il massaggino sotto l’occhio per cercare di liberarglielo, ma non ci sono riuscita.
Ora non solo l’occhio continua a lacrimare, ma si è formata sotto l’occhio una piccola dermatite, probabilmente causata dallo sfregamento con le manine non pulite.
Quindi sto pensando di procedere con l’intervento.
Il pediatra mi ha detto che si effettua un’anestesia locale, possono esserci complicazioni o posso stare tranquilla?
Lei cosa mi consiglia?

La ringrazio anticipatamente!

Francesca

Gentile sig.Francesca,

l’ostruzione parziale o completa del dotto naso-lacrimale rappresenta una delle condizioni più comuni in età pediatrica ed è dovuta alla mancata apertura di una valvola che permette il deflusso del liquido lacrimale. Tale ostruzione provoca un ristagno di lacrima (l’occhio appare sempre "bagnato") ed in alcuni casi si può avere una sovrainfezione batterica che causa la presenza di secrezione sul margine palpebrale. Entro i primi 12 mesi di vita è possibile cercare di risolvere l’ostruzione tramite il massaggio di Crigler, un particolare massaggio che permette di aprire la valvola ostruita grazie alla pressione effettuata dalle dita sulla radice del naso. Il massaggio deve essere ripetuto più volte al giorno e si associa, almeno nei primi giorni, un collirio antibiotico.

Più si è tempestivi nella diagnosi e nell’attuazione del massaggio, più possibilità si hanno di risoluzione del problema. Quando il massaggio non ha successo terapeutico, o in generale dopo il 12° mese di vita, si procede ad un trattamento chirurgico denominato sondaggio delle vie lacrimali. Tramite uno specillo metallico si procede all’apertura del dotto naso lacrimale; l’intervento, a bassa invasività, viene effettuato in narcosi profonda e ha una elevata percentuale di riuscita.

Il consiglio, come sempre, è di affidarsi a Specialisti che si occupano routinariamente di tali patologie.

Sperando di esserle stato di aiuto e restando a sua disposizione per ulteriori chiarimenti, le invio i miei più cordiali saluti.
 
Giancarlo Falcicchio

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