A che età gli occhiali per un bimbo astigmatico?

 
Gentilissimo Dott. Falcicchio,

le ho scritto di recente per un suo parere sui possibili effetti collaterali dell’atropina e la ringrazio sentitamente per la sua risposta così esaustiva. Ora torno a interpellarla per domandarle a partire da che età lei ritenga consigliabile iniziare la correzione dell’astigmatismo: al mio bimbo di 22 mesi è stato riscontrato un astigmatismo di media entità (3.5 e 4) e l’oculista ha prescritto gli occhiali, che noi genitori abbiamo per altro già ordinato, andando incontro ad una spesa notevole (per l’esattezza, 477 euro totali). 

Ora, fermo restando che sulla salute non si deve badare a spese, men che meno per quella dei propri figli, non abbiamo potuto trattenerci dall’avere qualche perplessità sentendo da un lato la commessa del negozio di ottica asserire che con ogni probabilità le lenti andranno sostitute al massimo fra 6 mesi perché è abitudine degli oculisti non correggere immediatamente tutto il difetto visivo (possibile? Il dottore che ha visitato il nostro bambino non ci ha detto niente al riguardo), dall’altro parlando con altri genitori con problemi simili a quelli di nostro figlio a cui è stato detto di non iniziare la correzione dell’astigmatismo prima dei 3 anni perché del tutto inutile. Siamo, perciò, disorientati: il suo parere ci sarebbe di grande aiuto.

La ringrazio di nuovo anticipatamente per la sua disponibilità, e le invio i miei più cordiali saluti.

Valentina G.
Cara signora Valentina,
la mancata correzione di difetti visivi in età pediatrica è una delle principali cause di Ambliopia ("Occhio pigro"); per tale ragione è di fondamentale importanza prescrivere la correzione ottica adeguata in maniera tempestiva. Normalmente, al di sotto dei tre anni e in assenza di problematiche di strabismo, è possibile soprassedere sulla prescrizione dei difetti visivi ritenuti lievi che il bambino riesce a compensare autonomamente grazie al meccanismo di accomodazione. Si procede invece alla prescrizione quando il difetto visivo è di entità medio-elevata.
Un astigmatismo di 3,5 e 4 diottrie è da considerarsi un difetto di entità medio-elevata, e pertanto da correggersi sin dal momento della diagnosi. Va considerato, inoltre, che l’astigmatismo è un deficit altamente ambliopigeno, che penalizza cioè in maniera importante il normale sviluppo della funzione visiva.
La invito quindi ad attenersi il più possibile alle indicazioni fornite dal suo Oculista Pediatrico o dal suo Ortottista, sorvolando su quello che può essere il parere dell’ottico, il cui compito (di enorme importanza tra l’altro) deve limitarsi alla costruzione il più accurata possibile dell’occhiale del suo bambino.
Sperando di esserle stato di aiuto nella risoluzione dei suoi dubbi, rimango a sua disposizione per ulteriori chiarimenti.
Giancarlo Falcicchio
 
 

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