Suoni gutturali

Buongiorno, le scrivo per avere un consiglio:
mia figlia ha 3 anni e parla molto e in modo grammaticalmente corretto. Non riesce, però, a pronunciare bene i suoni gutturali. Eccomi diventa ettomi, gatto diventa tatto ecc.
Le maestre mi dicono che ancora è piccola e che non è un problema ma che dovrei toglierle il ciuccio.
Ora, Giorgia ha una grossa passione x il ciuccio, cioè percepisco che è x lei un oggetto ancora molto importante e sono sicura sarebbe x lei una grossa violenza al momento.
Secondo il suo parere è proprio necessario? se provassi a farglielo usare solo la notte andrebbe bene? premetto che già ora lo usa solo la notte e un pò la sera, non usciamo mai con il ciuccio e non ci va a scuola.
Crede serva il consulto di un logopedista? Grazie in anticipo




Buongiorno,
la sostituzione dei suoni gutturali con quelli dentali si chiama tetismo. L’uso del ciuccio è una delle principali cause di questo disturbo del linguaggio che sicuramente è reversibile e affrontabile già a 3 anni. È mio dovere fare presente che le malformazioni ossee del palato e dei denti derivanti dall’uso improprio del ciuccio sono di difficile approccio e solitamente coivolgono logopedista, ortodonzista e, nei casi piú gravi, anche gnatologo e chiururgo maxillo facciale. Sicuramente questo non sarà il caso di Giorgia ma spetta a voi il compito di far in modo che non lo diventi. Cerchi di capire perché il ciuccio è così importante oppure se è solo una cattiva abitudine consolatoria fine a se stessa. 
Una volta chiarite queste dinamiche potrà intervenire.
Cordialmente,

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