Testate contro il lettino

 

Gentile dottoressa, mi rivolgo ancora a lei per avere una corretta chiave di lettura del comportamento che recentemente ha assunto la mia bimba prima di addormentarsi.

Alice ha appena compiuto nove mesi ed è da circa un mese che finalmente si addormenta nel suo lettino senza prima essere cullata.

Grazie a tutti i suoi interventi sull’argomento, ho deciso di applicare delle regole di base (rituale della buonanotte, la metto nel lettino sveglia e le sto vicina per un poco, poi mi allontano e torno se piange per rimetterle il ciuccio) e in pochi giorni la sua abitudine a stare tra le mie braccia si è totalmente modificata.

Anche i risvegli notturni sono praticamente finiti (ogni tanto si sveglia verso le quattro, ma con due carezze ed il ciuccio si riaddormenta da sola).

Ciò che non comprendo bene sono i comportamenti che mette in atto prima di addormentarsi: si alza continuamente in piedi (ed io la rimetto giù ogni volta finché si gira su un fianco e si addormenta) ed ultimamente si mette a carponi e sbatte vigorosamente la testa contro il paracolpi del lettino.

Fa tutto questo senza piangere ma con una tale forza che mi fa impressione. C’è una ragione particolare per questo comportamento? Potrebbe farsi male? È un modo per attirare la mia attenzione?

Le chiedo inoltre un altro consiglio: di giorno Alice viene accudita dai miei genitori e questa tecnica dell’addormentamento risulta molto difficile perché il su e giù dura anche più di quaranta minuti. Mia mamma quindi, dopo una ventina di minuti, la prende per qualche secondo in braccio e a quel punto di addormenta.

La mia domanda è: questo modo diverso di addormentare la bambina può andare ad inficiare nel tempo i miei sforzi serali (e notturni)? Le chiedo questo perché in questi ultimi giorni Alice sta ricominciando a svegliarsi di notte (dopo la cura "d’urto" aveva preso a dormire dalle 21 alle 6 del mattino senza neanche un risveglio) e ci vuole un bel po’ di tempo (e di pianti) per farla riaddormentare.

Se così fosse, mi può dare qualche consiglio anche per i sonnellini diurni (ne fa due, uno a metà mattina di 40 minuti circa e uno al pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30 circa)? E a proposito di sonnellini diurni, quando abbandonerà quello della mattina (ultimamente facciamo una gran fatica a farla addormentare, anche se lei dimostra di avere un gran sonno).

Grazie per la sua disponibilità e per i consigli che saprà darmi.

Un cordiale saluto, Elena1970

Dagli otto mesi in poi, come ho già spiegato più volte, il comportamento dei bambini cambia, diventano più irrequieti, angosciati, il distacco dalla mamma procura un po’ di ansia anche se il bambino è affidato alle cure di persone da lui conosciute e affettive come i nonni: la classica angoscia dell’ottavo mese, che si può tradurre anche in difficoltà ad addormentarsi e in parasonnìe, come quelle da te descritte.

I movimenti ritmici in fase di iniziale addormentamento o nella fase di primo sonno profondo del bambino, infatti, sono da ascrivere nel grosso capitolo delle parasonnìe e sono dei movimenti ritmici del corpo – compresi colpi o urti contro qualcosa – che il bambino esegue, più o meno consciamente, come autoconsolazione.

Devi avere pazienza e attendere che la tua bimba trovi da sola o per lo meno con i suoi mezzi e le sue risorse personali il modo di autoconsolarsi e di dominare, così, i suoi fantasmi interiori, così tipici della particolare fase di crescita che sta attraversando e di distacco sia fisico che psicologico dalla madre.

Non ti consiglio di modificare le abitudini che avevi dato alla bimba di addormentarsi da sola: stalle vicina con pazienza, non svegliarla quando si agita nel sonno ma cerca di rimetterla nella posizione corretta soltanto se noti che si potrebbe fare male sbattendo forte la testa. Se, invece, i movimenti del corpo sono tranquilli, ritmici e non svegliano la piccola, lascia pure che li faccia prima di addormentarsi completamente o anche durante il sonno e non preoccuparti.

Cerca di insistere affinché la bimba si abitui ad addormentarsi da sola anche di giorno, ma abbi comunque pazienza se i tuoi genitori finiscono col comportarsi come tu non vorresti: i bambini imparano presto la differenza tra nonni e genitori e sanno bene che con gli uni possono comportarsi in un certo modo mentre con gli altri certe cose non se le possono permettere.

I vizietti che possono dare i nonni non ricadono sempre nel comportamento che i bambini possono avere con i genitori, a condizione, però, che i genitori si comportino sempre in modo molto coerente e non disorientante per il bambino.

Potresti fare durare un pochino meno il sonnellino pomeridiano, oppure potresti iniziarlo prima e per quanto riguarda quello mattutino, la bimba potrebbe farlo mentre è a passeggio, visto che il passeggino e lo scuotimento ritmico inducono il sonno nella maggior parte dei bimbi.

I bimbi, di solito, abbandonano il sonnellino della mattina alla fine del primo anno e quello del pomeriggio all’età scolare, ma vi sono molte variabili e non ci sono regole precise da seguire.

Un caro saluto, Daniela

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