Streptococco alla nascita

 

Gentile dottoressa,

 

sono molto preoccupata perché al mio bimbo, Giulio, è stato trovato uno streptococco a 30 ore dalla nascita (5,5pcr è il livello che ha raggiunto quando glielo hanno trovato) .

Ora è sotto cura antibiotica in ospedale; sembra avere poco appetito e ha spesso degli scattini; inoltre mi sembra irritabile, poi ora l’ansia magari mi fa notare tutto e tutto mi fa preoccupare.

In ospedale mi hanno rassicurato che ora il valore si è dimezzato ma mi chiedo: questa infezione può avergli in qualche modo causato dei danni irreversibili?

La domanda mi sorge perché ho letto che questo batterio può arrivare a causare danni cerebrali anche gravi.

Grazie mille per il vostro lodevole operato.

Con stima

Carelis, una neomamma preoccupata

 

 

Stai tranquilla, la terapia antibiotica tempestiva eliminerà lo streptococco presto e prima che possa avere procurato danni. Oramai la ricerca dello streptococco beta emolitico di gruppo B a mamma e bambino è una routine e quando risulta positiva la terapia antibiotica si inizia prima ancora che l’infezione si sia manifestata con sintomi importanti perché ci si basa sulla risposta dei tamponi e sulle analisi come pcr, emocromo ecc e non si aspetta che il germe si sviluppi in modo tale da fare sviluppare una sepsi.

La terapia antibiotica è per forza di cose piuttosto massiva e quasi sempre intramuscolare e questo può rendere il bambino nervoso. Ma i sintomi di una sepsi preoccupante sono ben altri rispetto a piccoli scatti involontari che tra l’altro molti neonati hanno fisiologicamente.

Difficile dire se la lieve ipereccitabilità dipenda dall’infezione allo stadio iniziale o dal post partum se il travaglio è stato un po prolungato o difficoltoso o da una lieve ipocalcemia o ipoglicemia o che altro. Ma se il bimbo si alimenta comunque autonomamente al seno o al biberon, se non è particolarmente itterico né sonnolento o letargico e se non ha segni clinici di sepsi, si tratta solo di aspettare la normalizzazione della pcr, che non tarderà e la fine della terapia antibiotica.

Le sepsi da streptococco di gruppo B, nei neonati, possono anche essere gravi ad andamento fulminante ma è proprio per questo che ormai i protocolli di assistenza a madre e neonato prevedono tamponi e analisi di routine a madre e bambino anche senza che il neonato sia sintomatico, proprio per non trovarsi a dover curare una infezione già conclamata – che potrebbe essere troppo tardi – e giocare d’anticipo con l’antibiotico.

Laddove questi protocolli vengono seguiti ed applicati regolarmente, i casi di sepsi gravi neonatali si sono praticamente annullati.

Un caro saluto, Daniela

 

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