Sindrome del vomito ciclico

Gentile Dott.ssa, sono la mamma di un bambino 2 anni e mezzo, mio figlio ha cominciato a vomitare il 29 dicembre dell’anno scorso, ha vomitato di sera per circa 5 minuti 3 o 4 volte e poi immediatamente stava benissimo, saltava e rideva, di nuovo dopo 18 giorni dopo aver mangiato un po’ tanto ha vomitato 3 o 4 volte entro 5 minuti e di nuovo stava benissimo, in quel momento ho pensato che magari per il fatto che avesse mangiato un po’ di tutto si era sentito male, pero ieri sera di nuovo dopo 18 giorni ha vomitato per circa 2 minuti circa 3 volte, meno della scorsa volta anche come quantità di cibo vomitato. Mio figlio ha questa brutta abitudine di stare sotto le coperte quando sta a letto e appena esce fuori vomita. È un bambino troppo energico mai sofferto di vomiti prima, neanche di mal d’auto. Si può trattare della sindrome del vomito ciclico? Vorrei tanto una sua opinione, io sono straniera e dei buon medici che conoscono questa sindrome nel mio paese non ci sono. Sono molto preoccupata, cordiali saluti.

La ricorrenza così precisa ogni 18 giorni, lo stato generale buono del bambino sia prima che dopo la crisi di vomito e l’età farebbero pensare al vomito ciclico, però i sintomi classici del vomito ciclico, di solito, sono un poco più importanti, cioè le crisi durano anche ore o giorni interi e sono quasi sempre accompagnate da malessere e forte senso di stanchezza generalizzati, sonnolenza, torpore, intenso pallore, a volte sudorazione, abbondante produzione di saliva, a volte febbre e dolori addominali. In famiglia è facile trovare un genitore o un fratello o altro parente stretto che in età evolutiva o tutt’ora ha sofferto o soffre di ricorrenti crisi di cefalea. In realtà, spesso, i bambini che nei loro primi anni di vita hanno sofferto di vomito ciclico, verso gli otto, dieci anni o anche dopo possono soffrire anche di crisi di cefalea o continuare ad avere vomito ciclico e cefalea o crisi di emicrania. Il vomito ciclico ha ancora una origine misteriosa ma si sa che le crisi si giovano degli stessi medicinali usati nelle crisi di cefalea (beta bloccanti, ciproeptadina, alcuni antistaminici particolari). Nei bambini molte situazioni possono manifestarsi con crisi di vomito o episodi sporadici d vomito. Per esempio infezioni come otiti acute, faringotonsilliti, infezioni alle vie urinarie – tutte cause che in tenera età possono essere recidivanti o ricorrenti – gastroenteriti, malattie di origine endocrina o metabolica come alcuni errori congeniti del metabolismo, diabete (la chetoacidosi diabetica in particolare), nei bambini molto magri la tendenza ad avere ricorrenti episodi di chetosi – acetone –  malattie renali e surrenaliche, malattie che possono causare ipertensione endocranica come masse intracraniche in rapido accrescimento, o le allergie alimentari, le intossicazioni alimentari o anche soltanto problemi psicologici. Quindi, pur tenendo presente l’eventualità che il bimbo soffra di vomito ciclico, è bene che il pediatra che lo conosce e lo cura abitualmente sia in condizioni di escludere tutte le eventualità appena accennate prima di porre diagnosi sicura di vomito ciclico. Se ti senti poco assistita in questo problema del tuo bambino puoi rivolgerti all’Associazione Italiana Sindrome del Vomito Ciclico che potrà supportarti e darti indicazioni su centri o medici che si occupano particolarmente di questo problema. Cerca comunque di curare l’alimentazione del bambino evitando il più possibile cibi con molti grassi di origine animale o di provenienza incerta se precotti o confezionati, preferendo alimenti sani, digeribili, pasti leggeri e frequenti a base di cereali, frutta e, qualora fosse un bimbo molto magro soggetto a crisi acetonemiche, cerca di non lasciarlo troppe ore digiuno, se va all’asilo fai in modo che la sua prima colazione sia completa e nutriente. Non lasciarlo libero di sgranocchiare quello che vuole!

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