Puntini

Gentile dottoressa,

Sofia da una settimana ha degli strani puntini sul corpo.
Le dò tutti i dettagli:
– sono rossi e della dimensione di un brufolo, dopo qualche giorno compare una capocchietta bianca
– non le danno nessun prurito
– sono iniziati sull’inguine e si sono diffusi per le gambe e in misura minore e con una dimensione più piccola sul tronco.
La settimana precedente aveva preso un antibiotico a base di penicillina, e mi ero illusa fosse una follicolosi dovuta a quest’ultima ma mi sembra passato troppo tempo. Inoltre sembrano andare ad aumentare invece che diminuire.

Le allego le foto, scusi la qualità pessima ma forse può farsi un’idea.
La ringrazio del tempo che saprà trovare per noi.

Gabriella

 


 

Cara Gabriella, effettivamente fare diagnosi sulla base di alcune immagini sfuocate mi mette alquanto in imbarazzo; per di più non ho praticamente nessuna notizia clinica della bimba, nemmeno l’età che, da quel poco che si vede dalle foto, dovrebbe aggirarsi tra 1 e 2 anni o poco più. Però azzardo una diagnosi che ti prego di prendere con beneficio di inventario, salvo poi essere così gentile da farmi sapere quella definitiva formulata dal pediatra che ha visitato la bimba o dal dermatologo.

Secondo me si tratta di mastocitosi in fase bollosa, oppure di orticaria pigmentosa. E in tal caso di cosa si tratterebbe? Nelle zone di cute dove si evidenziano le chiazze rossastre, sulle quali si possono o meno formare delle bolle ricoperte da cute più o meno sottile e piene più o meno di liquido giallastro (come quando ci si scotta, per intenderci), vi è un accumulo di cellule chiamate mastociti che sono di origine midollare e proliferano tipicamente in caso di reazioni allergiche. Quando la cute subisce uno sfregamento o viene a contatto con un liquido caldo come l’acqua del bagnetto, per es., i mastociti presenti in grande quantità nel sottocutaneo possono rompere l’integrità della loro membrana e fare fuoriuscire nei tessuti circostanti le sostanze in essi contenute, responsabili, appunto, delle alterazioni cutanee (chiazza arrossata, ponfo, bolla) che succintamente mi descrivi. Se il mastocitoma solitario sembra avere un’origine genetica e una trasmissione ereditaria ancora mal conosciuta, l’orticaria pigmentosa e la mastocitosi bollosa possono derivare anche da allergia a cibi o medicinali; almeno i cibi e i medicinali possono costituire l’elemento scatenante i sintomi di qualcosa che altrimenti resterebbe latente. Tra i farmaci sospettati di scatenare i sintomi vi sono aspirina, alcuni antibiotici, alcuni anestetici locali e altri farmaci che però nei bambini non si usano. Tra i cibi, sospettati sono: cacao, pepe, formaggi fermentati, salumi e insaccati, vino, birra, fegato di maiale, crauti (i tedeschi hanno appunto studiato molto bene e per primi la malattia), pesce azzurro (sardine alici tonno sgombro…) pesce conservato in scatola o surgelato, salmone, crostacei, legumi, pomodori, soprattutto conservati (pelati, salsa di pomodoro in scatola), spinaci, patate, banane, fragole, arance, pesche e tutta la frutta secca come arachidi, noci, nocciole… Se fosse veramente orticaria pigmentosa o mastocitosi, non vi sono molte terapie valide, se non l’esclusioni di questi cibi, l’attenzione a non sfregare la pelle con indumenti aderenti o asciugandola dopo il bagno (che va fatto sempre con acqua tiepida e mai calda). Per bocca si può somministrare la cimetidina o il disodiocromoglicato, e localmente il tranilast. Gli antistaminici, sia localmente che per bocca, dati una tantum non servono a nulla: qualche effetto si può sperare di ottenerlo dopo alcune settimane: in pratica non si usano. L’accumulo di mastociti può trovarsi anche nel fegato, nei reni,  nelle ossa e nei linfonodi: non è raro infatti riscontrare in questi bambini strane cisti ossee o del periostio che vengono asportate senza arrivare ad una diagnosi precisa, nonché linfonodi ingrossati che preoccupano anche se non sono pericolosi. Altra dermatite bollosa dell’infanzia è la dermatite erpetiforme da glutine, presente in alcuni bambini che risultano poi intolleranti al glutine: però non penso sia il tuo caso perché da molto prurito e tu mi dici che la bimba non si gratta.Vi sono poi delle dermatiti bollose dovute ad anticorpi IgA, piodermiti bollose che sono infezioni della pelle dovute a batteri e che vanno trattate con antibiotici per via generale e altre molto più rare come le istiocitosi. Anche la scabbia, alcune volte, si manifesta con dermatite bollosa. Comunque, se puoi, fai una prova: concentrati su due bolle non troppo vicine l’una all’altra; una non la sfiorare nemmeno, sull’altra passaci sopra con decisione ma non troppo forte, il polpastrello del tuo dito indice, per es. Fallo 3 o 4 volte e per 3 o 4 centimetri. Poi aspetta. Se sulla bolla o sulla macchia rossa sfregata compare una striscia rossa o bianca in rilievo, come, per intenderci, quando si toglie un pannolino che era stato chiuso troppo stretto, allora puoi essere certa che si tratti di mastocitosi. Paragonala con la lesione vicina che non è stata sfregata: se quella toccata diventa più rossa e più grossa dopo qualche minuto, anche se non si forma la striscia rossa o bianca in rilievo, la diagnosi è quasi certa.

Di più non mi sento proprio di dire, e anche a dirti tutto ciò ho rischiato di sbagliare. Fammi comunque sapere perché adesso la curiosità l’hai fatta venire a me.

Un caro saluto, Daniela

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