Potrebbe soffrire d’asma?

 

Gentilissima Dottoressa,

sono una mamma di un bimbo di 14 mesi.

A sei mesi ha contratto raffreddore e tosse (con un principio di bronchite asmatica: almeno così è stato diagnosticato dal suo pediatra). Il bimbo è maggiormente esposto alle infezioni alle vie respiratorie visto che va al nido.

Mi sono accorta che a volte il respiro di notte è sibilante, accompagnato da affanno senza tosse quando è in sofferenza per la dentizione (ora ha 8 denti: quattro sopra e quattro sotto). Il tutto chiaramente si acuisce quando contrae il raffreddore.

Dorme in genere tutta la notte, tranne nei casi cui sembra che faccia fatica a respirare svegliandosi tra le 1:00 e le 3:00 di notte.

La mia preoccupazione è che possa soffrire d’asma (il papà da piccolo ne soffriva, per fortuna con la crescita ha risolto) e pertanto secondo lei dovrei sottoporlo a degli esami particolari, oppure attendere un po’ visto che è molto piccolo? Come intervenire di notte in caso di un attacco particolarmente forte? Cosa fare?

Grazie anticipatamente, in attesa di istruzioni. La saluto. Ursula

Non posso risponderti con cognizione di causa senza visitare il bimbo: potrebbe soffrire di semplice "wheezing" o respiro sibilante e non vera e propria asma, se il calibro dei suoi bronchi è costituzionalmente ristretto, quindi facile ad ostruirsi ulteriormente in caso di infiammazione oppure potrebbe essere realmente predisposto alle reazioni asmatiche o asmatiformi con broncocostrizione.

È soltanto il medico che lo tiene in cura e che lo può visitare spesso ogni volta che ti accorgi che respira con il fischietto a potersi pronunciare.

Certo, la famigliarità ha il suo peso nell’indirizzare verso una diagnosi e, in tal caso, nel considerarlo, soprattutto quest’anno, un soggetto a rischio in caso di influenza, sia stagionale che pandemica ed è soprattutto questo il problema da affrontare ora.

Per l’evoluzione di questa tendenza del bimbo a sviluppare asma ci sarà più tempo per riflettere e la visita allergologica, almeno per ora, ad occhio e croce mi sembra prematura, salvo parere contrario del suo medico curante.

In caso di ipotetico attacco asmatico acuto, magari di notte, i farmaci broncodilatatori sono tanti, ma è solo dopo avere attentamente visitato il bambino che si possono prescrivere, magari consigliando, poi, ai genitori, di tenerli sempre a portata di mano in caso di necessità.

Non si tratta, però, in nessun caso di farmaci fai da te e non possono essere consigliati via internet, almeno prima che il bambino non sia stato adeguatamente inquadrato dal punto di vista diagnostico da chi è in grado di visitarlo personalmente.

Un caro saluto, Daniela

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