Klebsiella Pneumoniae positiva all’urinocoltura

Gentile Dottoressa, sono una mamma di un bambino di 4 mesi; ha fatto per 3 volte l’esame delle urine ed è risultato negativo ma l’urinocoltura invece è risultata positiva con carica batterica 1.000.000 ufc/ml con identificazione batterica Klebsiella pneumoniae. La mia dottoressa dice che non devo dargli niente perché i nitriti sono assenti. Cosa devo fare? Sono molto preoccupata. Grazie attendo risposta.

La carica batterica urinaria può essere considerata trascurabile solo se non supera 100.000 colonie, non un milione. A meno che tu non ti sia sbagliata aggiungendo uno zero in più, se l’unico batterio che si è sviluppato è la Klebsiella e non una flora batterica mista, io non trascurerei il problema e cercherei, magari, di rifare l’urinocultura in un altro laboratorio prelevando il campione di urina con la massima accortezza per non essere tu responsabile di un inquinamento accidentale delle urine.

Mani ben lavate prima di lavare a sua volta i genitali del bambino, utilizzo di un detergente antisettico come la Saugella antisettica, ultimo risciacquo della cute, prima di asciugarla, con acqua o soluzione fisiologica sterile, asciugatura con garza sterile o al limite con un asciugamano ben pulito usato per la prima volta dopo il lavaggio e applicazione del sacchetto con le modalità che sai tenendolo non più di 3 quarti d’ora. Se nel frattempo il bimbo non ha urinato, il sacchetto andrebbe cambiato.

Appena emesse le urine (possibilmente quelle della prima mattina), il sacchetto va staccato delicatamente, i bordi adesivi vanno piegati l’uno sull’altro e il campione va portato immediatamente al laboratorio che deve seminarlo sul terreno di coltura non più tardi di due ore dal momento che lo ha ricevuto.

All’esame urine, è vero che l’assenza di nitriti depone per la mancanza di infezione perché i nitriti sono il prodotto del metabolismo dei batteri quando vi sono batteri vivi nell’urina, quindi, teoricamente, niente nitriti uguale niente batteri vivi, ma è anche vero che se sono presenti in quantità leucociti e/o emazie, con una carica batterica di un milione di colonie e, magari, con un pH urinario piuttosto alto, non si può affermare con sicurezza che non vi sia infezione.

Altra precisazione: se il bambino fosse stato sottoposto ad una terapia antibiotica per una precedente urinocultura positiva per infezione da poco e, magari, avesse terminato l’antibiotico da poco, diciamo da uno o due giorni non di più, i batteri presenti potrebbero solo essere “inattivi” o morti a causa dell’antibiotico, quindi incapaci di produrre nitriti. In questo caso i nitriti risulterebbero assenti all’esame urine ma i batteri ancora presenti.

Anche questa evenienza giustificherebbe un’ulteriore urinocultura, questa volta a distanza di almeno tre giorni o più dalla fine della terapia antibiotica.

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