Il controllo della testa del neonato

Gentile dottoressa,

sono la mamma di un bambino di 4 mesi nato di 34 (+3) settimane.

Alla nascita, ha sofferto di un distress respiratorio ed è stata necessaria una leggera rianimazione (Apgar 5/6-8-9). Pesava 2580 gr, 49 cm lunghezza e 32 cm c/c.

A un mese è stato ricoverato per circa 15 giorni per una “bronchiolite con addensamenti”.

A 3 mesi pesava 5 kg, 56,5 lunghezza, 39 c/c. Il pediatra non ha mai notato niente di rilevante all’esame neurologico. Il problema (o quello che io ritengo esserlo) è che adesso (4 mesi appena compiuti), il bambino non ha ancora il controllo della testa.

Quando viene tenuto in braccio con il viso rivolto verso la spalla prende spesso dei colpi su naso o bocca, perché la testa gli “casca” improvvisamente in avanti. Quando viene tenuto seduto sostenendolo, tiene la testa o piegata in avanti, oppure la fa “ballonzolare” con un movimento circolare e spesso, appena si ferma, gli cade di nuovo in avanti. Quando è a pancia sotto, riesce a sollevarla a malapena per brevi momenti, onde poi stancarsi presto e piangere e arrabbiarsi (anziché la testa preferisce alzare il sedere e spinge con gambe e piedi, riuscendo anche a spostarsi).

Il pediatra mi ha detto di non preoccuparmi e dargli ancora tempo, ma per me non è facile, anche perché ho una bambina di due anni e mi ricordo bene quanto il suo controllo della testa fosse assai maggiore a parità di età.

Può dipendere dalla prematurità? O dal fatto che magari non è stimolato a sufficenza? Potrebbe darmi un Suo parere?

La ringrazio molto fin da adesso,

Arianna


 

Cara Arianna,

non è facile risponderti senza poter eseguire personalmente un esame neurologico completo del bimbo.

Certo è che, anche correggendo la sua età anagrafica e valutandolo come un bambino di tre mesi ancora non compiuti, la testina dovrebbe cominciare a tenerla dritta.

Un mancato controllo del capo può essere valutato solo nel complesso del comportamento neurologico del piccolo che:

Se dalla posizione supina si cerca di portarlo alla posizione seduta tenendolo per le mani, dovrebbe almeno fare dei tentativi per mantenere il capo in asse con il tronco e non lasciarlo pendere indietro e, naturalmente, dovrebbe stringere piuttosto energicamente il o le dita dell’esaminatore che si trovano all’interno del palmo della sua mano e mantenere un tono flessorio residuo alle braccia durante il movimento di stiramento in avanti.

Se tenuto in posizione seduta con due mani che gli sorreggono il tronco sostenendo i fianchi, la testa, anche dopo alcuni tentennamenti, dovrebbe mantenersi dritta almeno per alcuni secondi.
Se messo in posizione prona, le spalle dovrebbero leggermente essere tenute sollevate dal piano di appoggio e il collo dovrebbe avere il riflesso di estensione per sollevare la testa dal piano di appoggio e di rotazione per ruotarla da un lato all’altro.

Se tenuto supino, con una mano che blocca il torace in questa posizione, con l’altra si cerca di fare ruotare la testa del bambino da un lato e dall’altro lentamente: in questo modo, se il tono dei muscoli rotatori del collo è nella norma, il mento del bambino non riuscirà a toccare la spalla né tantomeno il piano di appoggio del corpo.

Se, invece, il bimbo ha una ipotonia dei rotatori del collo, la manovra è facile, il collo non oppone resistenza e il mento può essere facilmente portato molto vicino alla spalla tanto da toccarla; se poi, sempre tenuto supino, si cerca di piegare la testa in avanti per avvicinare il mento allo sterno, si dovrebbe notare una certa resistenza e il mento non dovrebbe mai toccare lo sterno o comunque il torace.

Ugualmente, sempre in posizione supina, se una mano si posiziona sotto il torace sollevandolo leggermente mentre l’altra si posiziona sotto la nuca sollevandola nello stesso modo poi si abbassa lentamente, la nuca dovrebbe opporre una certa resistenza e dovrebbe non seguire la mano che prima la sollevava e che ora si sta allontanando.

Sollevando il bambino in aria in posizione prona con una mano che lo tiene sotto l’addome, il tronco dovrebbe fare dei tentativi per non arcuarsi verso il basso, cioè la schiena dovrebbe tentare di mantenersi in orizzontale con gambe e braccia semiflesse che dovrebbero, anch’essi tentare di mantenersi in linea con il torace così come la testa che non dovrebbe ciondolare in avanti.

Ugualmente, sollevando il bambino supino con una mano sotto la schiena, il tronco dovrebbe tentare di mantenersi orizzontale e non arcuarsi verso il basso e la testa dovrebbe cercare di non piegarsi all’indietro ma di rimanere in linea con il tronco.

Ci sarebbe ancora una infinità di altre manovre da compiere per una corretta valutazione neurologica del bimbo, compreso il suo sviluppo psicomotorio e le sue capacità relazionali, ma non mi sembra opportuno spiegarle in sede di semplice risposta ad un tuo quesito.

Pur non potendo, quindi, formulare un parere riguardo al tuo dubbio, posso solo dirti che la tua preoccupazione potrebbe, sì, rivelarsi infondata, ma potrebbe anche essere legittima data la storia pregressa del tuo bimbo.

Per inquadrare però, obiettivamente, la situazione, è bene che il bimbo venga valutato dopo un completo esame neurologico e comportamentale che può fare il tuo pediatra, certamente, ma anche un buon centro di neuropsichiatria dell’età evolutiva.

Dovendo in parte correggere l’età anagrafica del bimbo che, in realtà, deve essere considerato di poco meno di tre mesi, io cercherei di fare questo controllo fra una quindicina di giorni, epoca in cui deve assolutamente comportarsi come un bambino di tre mesi compiuti da tutti i punti di vista. Nel frattempo le stimolazioni sensoriali e motorie saranno sempre le benvenute.

Un caro saluto,

Daniela

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