Correlazione fra risvegli e intolleranze

 

Gentile dottoressa,

vorrei un suo parere sulla situazione di mia figlia di 13 mesi.

La bimba è stata allattata al seno in modo esclusivo fino a sei mesi. Lo svezzamento è iniziato senza problemi, ora mangia di tutto e volentieri. Inizialmente un po’ di stitichezza che si sta normalizzando. L’accrescimento è regolare sia nel peso che nell’altezza.

Il problema è sempre stato il sonno. La bimba non ha MAI dormito per più di due ore consecutive, svegliandosi sempre piangendo e faticando a riaddormentarsi. Riuscivo a farle riprendere sonno solo attaccandola al seno o comunque dandole da bere qualcosa.

Abbiamo provato vari rimedi omeopatici senza alcun successo, il Nopron non sortiva alcun effetto e il lasciarla piangere "alla Estivill" non è nelle mie intenzioni. Tralascio i vari commenti su come fosse solo colpa mia perché l’avevo viziata…

Alle soglie del complimento dell’anno di vita il pediatra mi ha consigliato di provare ad eliminare dalla dieta latte e latticini.

Miracolo! Da a 8/9 risvegli è passata nel giro di pochi giorni ad UN SOLO risveglio a metà nottata. In famiglia siamo rinati e, ovviamente anche la bimba è molto più serena.

Onestamente l’ipotesi dell’intolleranza mi aveva lasciata alquanto perplessa, visto che non aveva altri sintomi, ma adesso devo rivalutare la situazione.

Non ho trovato molto sull’argomento e sulla correlazione risvegli/intolleranza per cui chiedo a lei chiarimenti e consigli su come proseguire per offrirle comunque una corretta alimentazione.

Anticipatamente ringrazio

Le intolleranze alimentari si possono manifestare anche soltanto con nervosismo generico, senso di tensione che di solito è addominale ma che i bambini piccoli non sanno definire e tutto ciò si traduce in un sonno disturbato e in un pianto spesso continuo.

Può non essere soltanto intolleranza alle proteine vaccine ma anche al lattosio. L’intolleranza è altra cosa rispetto all’allergia vera e propria e i suoi sintomi sono più sfumati. Per di più, uno dei sintomi di intolleranza a qualche alimento può essere proprio il reflusso gastroesofageo e questo potrebbe anche spiegare i problemi di sonno della piccola.

Prosegui questa alimentazione senza latte e latticini per alcuni mesi poi prova a reintrodurre gli alimenti eliminati con estrema gradualità e uno alla volta per vedere se vi è una correlazione tra dose , cioè quantità e manifestazione del sintomo.

Di solito le intolleranze, contrariamente alle allergie, si manifestano solo quando si supera una certa quantità di alimento incriminato mentre rimanendo al di sotto di tale quantità tutto può essere normalmente digerito. Mentre l’allergia vera, invece, oltre ad essere contraddistinta da analisi specifiche positive – rimangono negative nella semplice intolleranza – si manifesta anche dopo introduzione di una minima quantità dell’alimento sospetto o incriminato.

Pertanto è possibile che sia una situazione transitoria che, se ben gestita, potrà risolversi fra alcuni mesi.

Un caro saluto, Daniela

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