Bambino 10 mesi, forte inappetenza e dimagrimento

Buongiorno Dott.ssa,
Le scrivo riguardo mio figlio di 10 mesi e mezzo, nato 3.7 kg e 55 cm, che adesso sarebbe dovuto pesare quasi 10 kg e che purtroppo è dimagrito pesandone 9.4 kg per 77cm.
Il bimbo ha due incisivi centrali superiori da quando aveva 8 mesi e adesso noto i 4 incisivi spuntare superiormente. Lo allatto al seno a colazione e merenda e durante la poppata sento che col nasino fa tipo un grugnito (anche se respira bene) e in più ha la gola arrossata. Preferisce mangiare ancora tutto frullato e se la cena non è di suo gradimento come gusto e consistenza preferisce rimanere con un vasetto di frutta e 3 cucchiaini di yogurt e non cerca neanche più il mio latte se salta la pappa. La notte anche se mangia pochissimo a cena dorme bene e fa tutta una tirata. E’ molto attivo fisicamente, gattona, si alza e sta spesso da solo molto tempo in piedi pur non lanciandosi a camminare da solo. E’ stato in cura con gli inibitori di pompa dalla nascita ai sei mesi…e con lo svezzamento che prima andava bene appena smessa la terapia ha cominciato a rifiutare le pappe..è sempre stato difficoltoso farlo mangiare però adesso noto che troppo spesso preferisce non mangiare piuttosto che mangiare le cose nostre o altre cose che non siano frutta yogurt e pasta e legumi o formaggi spalmabili. Pur piacendogli la pizza dopo un po’ si stanca a masticare e ci rinuncia stizzendosi. Sono preoccupata per il suo peso che è veramente poco rapportato alla sua curva e adesso che consuma energie ho paura che ci sia qualche problema dietro questa inappetenza. In più non so neanche se faccio bene a non riproporgli il seno se non mangia e a non preparargli ciò che più gradisce quando cerca di saltare il pasto. Io sono alta 1,65 cm per 53 kg e mio marito 1,80 per 84 kg.

Grazie tante per i suoi preziosi consigli

Il tuo bimbo, molto probabilmente, sta assumendo la tua costituzione, piuttosto alta e snella, aiutato senz’altro anche dal maggior movimento e da una riduzione di appetito legata, credo, più a un disagio nell’assunzione di alimenti nuovi e inconsueti e al possibile fastidio alle gengive che ad altre motivazioni. Durante il periodo della dentizione, soprattutto quando riguarda i primi dentini e, in seguito, quando spunteranno i canini, le gengive, ovviamente, si infiammano, la saliva viene prodotta in maggior quantità e perde un po il suo potere battericida: questo, assieme alla infiammazione delle gengive, contribuisce a favorire le prime infezioni alle alte vie respiratorie, cioè faringiti, a volte otiti e così via. Si sommano a tutto ciò altri due fattori: l’ansia generale con relativo nervosismo che vive il bambino all’epoca dei suoi primi distacchi fisici dalla mamma, dei primi passetti, dell’esplorazione dello spazio circostante, ormai diventata attiva e non più passiva, cioè legata, come prima, agli spostamenti del passeggino e alle braccia dell’adulto. Infine, dopo il sesto, ottavo mese, la composizione corporea del piccolo si modifica e la quantità di grasso, che gli regalava quel tipico aspetto teneramente florido dei primi mesi, si riduce fisiologicamente perché nei primi mesi si era accumulata per formare depositi di energia, proprio di quella energia che ora viene utilizzata per una attività muscolare vivace e, direi, quasi continua. La velocità di incremento ponderale, quindi, dal sesto mese in poi, si riduce, ma in realtà si riduce ogni trimestre di circa un terzo rispetto al trimestre precedente. Pertanto, non credo che il tuo bimbo sia, in realtà, dimagrito; credo, invece, che stia crescendo regolarmente per la sua costituzione, magari seguendo una curva con qualche alto e basso e, può anche succedere, con qualche arresto momentaneo. Sapendo ciò, i bambini, dopo il sesto mese, andrebbero pesati non troppo frequentemente e soprattutto, quando non si assiste ad un vero dimagrimento, cioè ad una vera perdita di peso e di consistenza muscolare ma solo ad una differenza tra quanto previsto o desiderato riguardo la crescita e quanto realmente sta succedendo, con una curva di crescita in altezza regolare, si dovrebbe aspettare alcuni mesi prima di preoccuparsi. C’è da dire, poi, che a volte, un reflusso gastro esofageo dei primi mesi che sembrava risolto attorno al sesto, ottavo mese, può ripresentarsi in occasione di una banale infezione virale, una faringite, un raffreddore e così via, quindi una parte del rifiuto del cibo del bimbo potrebbe avere questa motivazione transitoria. Io non vedo il motivo di non dare latte materno al bimbo quando rifiuta gli altri alimenti: ha ancora solo 10 mesi ed è normale che, avendone ancora a disposizione, continui a cercarlo e a preferirlo anche se è vero che, così facendo, può rallentarsi la curiosità verso nuovi sapori e nuove consistenze. Io non mi preoccuperei molto del peso attuale del piccolo e cercherei di offrirgli tutte le sostanze di cui ha bisogno, magari in modo più concentrato, riducendo, per esempio, la quantità di brodo vegetale e, magari, anche di verdure visto che ama la frutta dalla quale assume comunque vitamine e sali minerali. Per quanto riguarda carne e pesce – visto che il formaggio e i legumi sono già ben accettati – io andrei con gli omogeneizzati, mischiando gradualmente quelli dei primi mesi con quelli triturati in modo più grossolano adatti dagli otto mesi in sù, poi inizierei ad introdurre carne e pesce ben tritati, prima unendoli agli omogeneizzati abituali – riducendo la quantità di questi ultimi -poi, piano piano, mischiandoli a verdure dalla consistenza omogenea come patate a purea o carote passate, ecc. Se noterai che, così facendo, il tuo bimbo, giorno dopo giorno, mangerà sempre un po di più – anche uno o due cucchiai in più sono un progresso –  potrai anche concedergli il tuo latte, se lo richiede, ma sempre dopo che ha mostrato di mangiare piuttosto volentieri le varie pappe anche senza finire tutta la porzione. Da evitare sono i fuori pasto che tolgono l’appetito. Se dorme bene di notte, poi, è segno che è sazio e che quello che mangia gli basta, almeno in questo periodo. Ridare farmaci inibitori della pompa protonica è sempre possibile ma è necessario che chi può visitare il bambino riscontri i sintomi di una recrudescenza del reflusso, sempre possibile, come ho detto, almeno fino ai 18 mesi se non oltre. Tale terapia potrebbe essere transitoria e durare non più di due o tre settimane e se, in seguito ad essa, l’appetito dovesse migliorare, il motivo o almeno uno dei motivi dell’inappetenza sarebbe trovato. Sostanzialmente, però, se il bimbo è vivace, sereno e dorme bene di notte, puoi stare serena e attendere con pazienza i suoi ritmi di accettazione dei nuovi cibi.

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