Acetone e diarrea: cosa può mangiare?

 

Cara dottoressa,

il mio bambino di 3 anni ha l’acetone, ha avuto solo due episodi di vomito nell’arco di 24 ore, diarrea (la prima scarica è stata acquosa, tutte le altre hanno la consistenza ed il colore di una purea di patate). In più ha avuto 37-37.6 solo per due giorni.

La sua pediatra gli ha prescritto le suppostine di biochetasi, l’antibiotico (Cedax), fermenti lattici (Lactogermine plus, 1 fiala al giorno), ed aerosol (Forbest più 2 ml di fisiologica). Inoltre mi ha detto di evitare del tutto il latte.

Questa situazione dura da lunedi, e tramite il Ketur-test verifico ogni giorno le urine per l’acetone. Ieri i chetoni presenti erano ++2, questa mattina appena sveglio erano +1, ma dopo aver mangiato una banana ed un toast con pochissimo prosciutto cotto sono risaliti a ++2.

Io sono preoccupata per il deperimento a cui sta andando in contro, è da sabato che non sta mangiando nulla e quello che lui mi chiede, cioè il latte e la pasta con il sugo, di cui è ghiottissimo, non posso darglieli.

Non so cosa fare, perché so che per contrastare l’acetone c’è bisogno di zuccheri e non di grassi, ma poi c’è il problema della diarrea.

Mi dia un consiglio per favore, mi può dire di preciso ,nel suo caso, cosa può mangiare? Da cosa è dipesa la comparsa dell’acetone? La ringrazio fin da ora per la sua gentile risposta.

Cordiali saluti, Selena.

Acquista in farmacia una confezione di destrosio (Dextropur) e utilizzala per dolcificare camomilla, tè e tisane varie che darai da bere al bimbo in quantità.

Per mangiare, finché è presente la diarrea, darai banana e mela che potrai in parte schiacciare e dolcificare sempre con il destrosio. Il destrosio si trova anche in tavolette masticabili, sempre in farmacia.

Come cibi solidi darai fette biscottate spalmate con un po’ di miele o marmellata, evitando le marmellate con i semini tipo frutti di bosco, fichi ecc. A pranzo e a cena darai riso bollito con un po’ della sua acqua di cottura condito con olio extra vergine di oliva, una spruzzata di limone e un cucchiaino o due di parmigiano.

Volendo, puoi grattare molto finemente una carota cruda alla quale avrai preventivamente eliminato la pellicola e aggiungerla al riso. Come secondo piatto il bimbo può mangiare patata bollita o cotta al forno avvolta nella carta stagnola poi pelata condita con olio e, appena la diarrea si sarà fermata, puoi dare carne bianca di pollo o tacchino cotta al vapore o pesce bollito o al forno con olio e limone.

Carne e pesce dovrebbero, però, essere introdotti quando il bimbo non presenta più acetone o soltanto in minime quantità. Quindi, molti liquidi costituiti soprattutto da tè deteinato, acqua, camomilla o altra tisana in sacchetti più che solubile, karkadè, latte di riso o di cereali, tutti dolcificati con destrosio finché c’è diarrea, poi con zucchero o miele in quantità di un cucchiaino ogni 100 gr di liquido.

Quando la diarrea sarà finita, due pasti al giorno costituiti da riso bollito o pastina in bianco o mais, cioè polenta, conditi con olio, parmigiano e, volendo, limone, più patate bollite o al forno come sopra e carote crude (cotte diventano lassative come tutte le altre verdure bollite).

A metà mattina e a merenda: mela o banana con tè o latte di riso.

Alla fine della diarrea e dell’acetone, carne bianca o pesce assieme alla pastina e al riso e solo dopo uno o due giorni dalla scomparsa della diarrea e dell’acetone, piccole quantità gradatamente crescenti di latte e/o yogurt, prima parzialmente scremato poi, se al bimbo piace di più, intero.

Il biochetasi può essere continuato, ma la dieta corretta sarà sicuramente più risolutiva. L’acetone nelle urine non è altro che un accumulo di corpi chetonici e i corpi chetonici non sono altro che i prodotti del metabolismo dei grassi, grassi che vengono metabolizzati quando nell’organismo mancano gli zuccheri che sono i principali e i più veloci fornitori di energia pronta che l’organismo utilizza per tutte le sue necessità energetiche e metaboliche.

La febbre, il digiuno o altre situazioni anomale dovute ad una malattia o ad una eccessiva introduzione di grassi rispetto agli zuccheri, possono impedire o rendere difficile il reperimento e l’utilizzo degli zuccheri e in questo caso l’organismo va a cercare le energie di cui necessita da altre fonti: la prima utilizzabile dopo gli zuccheri sono, appunto, i grassi che, in caso di necessità, vengono trasformati in zuccheri eliminando attraverso le urine le sostanze che non sono servite, cioè i corpi chetonici.

Le proteine sono le ultime a poter essere utilizzate al posto degli zuccheri mancanti, ma se dovessero finire anche i grassi, anch’esse verrebbero utilizzate come fonte energetica e sarebbero le masse muscolari a farne le spese, riducendosi di volume e atrofizzandosi (vedi i risultati dell’anoressia in forma grave, i reclusi nei campi di concentramento e così via).

Naturalmente tutte le verdure possono essere mangiate in caso di acetone, pomodoro incluso, ma non se vi è anche diarrea, quindi le altre verdure oltre a patate e carote crude vanno posticipate solo a causa della diarrea, non dell’acetone.

Un caro saluto, Daniela

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