6 in condotta

Una sezione per discutere delle problematiche legate all'adolescenza dei nostri eredi.
Roxy
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Messaggio da Roxy » lun feb 01, 2010 10:02 am

Polly ha scritto:Come diceva leni sono contraria alle punizioni preferisco di gran lunga
dialogare con loro e arrivare ad una soluzione condivisa che includa non punizioni ma conseguenze ad un comportamento. Per cui eravamo d'accordo che passato gennaio avremmo verificato e ripreso il discorso
la prossima settimana vado a parlare con i professori e vediamo perchè per me non è cambiato nulla ma finchè lui mi dice che va tutto bene devo credergli fino a che non mi diranno il contrario i prof.
*A quel punto è concordato insieme che prenderemo noi la decisione per lui se cambiargli scuola o modificare alcune abitudini che andranno riviste alla luce di quello che i prof ci diranno. Se poi tutto va meglio (purtroppo non credo) allora sarò pronta a rivedere alcune drastiche soluzioni fatte dopo miliardi di altri tentativi falliti
il tutto, anche l'uso del computer regolamentato da noi e non più gestito da lui in autonomia, è sempre stato preceduto da dialogo e spiegazione motivata e mai contestata fino in fondo perché comunque conscio di non rispettare i propri doveri di studente *

Ma io il dialogo lo uso e l'ho sempre usato.
Sono la prima a dire che i ragazzi non devono aver paura a comunicare con i loro genitori.
E le cose sbagliate vanno sempre spiegate. Ma se poi anche dal dialogo non ne esce niente?
Io sono 5 anni (le elementari) che parlo e cerco di fargli capire che la scuola è importante perchè crea le basi per un buon futuro, che quello è il suo lavoro e il suo dovere, che sono sacrifici che vengono ripagati e che vanno ad accrescere la nostra forza in noi stessi, che ci danno più sicurezza. E lui mi da ragione, fa promesse, mi abbraccia, mi dice che mi vuole bene .... per poi magari il giorno dopo non aprire neanche il diario per vedere che cosa ha da fare per il giorno dopo. E quando gli chiedo perchè, alla sera quando vengo a casa, mi risponde: eh ... mi son dimenticato! :eeeeeeeeeee.


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Messaggio da Roxy » lun feb 01, 2010 10:19 am

lenina ha scritto:è quello che volevo dire.
I simpson negati alla fine non gli cambiano la vita.

Sono solo un sopruso per lui alla fine di tutto, un motivo la prossima volta per nasconderti meglio il brutto voto e se non ci riesce pace farà altro.
Io non riesco a vederne l'utilità.
Tanto più che come dici gli effetti sono a breve termine.
La punizione ha l'obiettivo provocare infelicità (non prendiamoci in giro è questo il motivo, sei "infelice" per la privazione quindi la prossima volta ti comporti meglio per evitarla, non infelicità nel senso che si è tristi tutto il giorno eh, però l'obiettivo è quello)
A me l'idea che per educare si debba passare per un metodo simile non mi piace.
Primo perchè PER ME non serviva nulla.
La vivevo come un sopruso ma non mi pentivo del mio comportamento.


Riguardo come fare a responsabilizzare penso che dobbiate parlarne e trovare una vostra strada.

Lo so che non gli cambiano la vita.
Quindi cosa dovrei fare? Andare a avanti a parlare all'infinito? Almeno con qualche punizione si ricorda che ha sbagliato qualcosa!!! Visto che ha la memoria corta.
E la cosa viene vista anche al contrario, perchè quando fa periodi in cui si impegna e i risultati ci sono, oltre al voto bello che io elogio tantissimo (non son certo quella che dice "era il tuo dovere, hai fatto quello che ti spettava") magari aggiungo anche qualche premio.
Tipo lui ama molto i libri, quindi una ventina di giorni fa' ha fatto una serie di verifiche tutte andate bene e gli ho promesso di portarlo in libreria a prendere dei libri che si sceglieva lui. Non è che casa mia è solo un lager
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Messaggio da lenina » lun feb 01, 2010 10:25 am

Roxy ha scritto:Lo so che non gli cambiano la vita.
Quindi cosa dovrei fare? Andare a avanti a parlare all'infinito? Almeno con qualche punizione si ricorda che ha sbagliato qualcosa!!! Visto che ha la memoria corta.
E la cosa viene vista anche al contrario, perchè quando fa periodi in cui si impegna e i risultati ci sono, oltre al voto bello che io elogio tantissimo (non son certo quella che dice "era il tuo dovere, hai fatto quello che ti spettava") magari aggiungo anche qualche premio.
Tipo lui ama molto i libri, quindi una ventina di giorni fa' ha fatto una serie di verifiche tutte andate bene e gli ho promesso di portarlo in libreria a prendere dei libri che si sceglieva lui. Non è che casa mia è solo un lager

Non penso che casa tua sia solo un lager eh.
Penso che le punizioni di questo tipo siano poco utili (per te erano utili da adolescente? ti aiutavano davvero a capire i tuoi errori? O le vivevi come soprusi?)

I libri però non devono essere un premio ma una costante visto che hai la fortuna di avere un figlio che li ama :ola:

Io ripenso a me adolescente.
Quando mio padre mi vietava di uscire o simili non pensavo "ho sbagliato la prossima volta farò meglio" ma "la prossima volta devo evitare che mi becchi" se facevo meglio lo facevo senza voglia solo per evitare la punizione ma difficilmente facevo veramente meglio.

Anche perchè il brutto voto capita la distrazione pure (e all'interno di una buona media pace)

le punizioni non le ho mai vissute come un insegnamento da parte dei miei genitori ma appunto come soprusi e cercavo di aggirarle non certo di impegnarmi di più

Bisogna capire un errore per non farlo più.

Secondo me il brutto voto è già una punizione per non avere studiato (soprattutto per chi ci tiene)
Dover studiare di più deve essere una conseguenza concordata non una punizione.
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Messaggio da Rie » lun feb 01, 2010 11:36 am

lenina ha scritto:
Anche perchè il brutto voto capita la distrazione pure (e all'interno di una buona media pace)

Sì, ma quando la media non è buona e al figlio non gliene può fregar de meno, che si fa?

Da ragazza ero sempre da 10 in condotta e non ho mai avuto problemi di studio, e dire che i miei erano della scuola "è tuo dovere farlo".
Punizioni (in altri ambiti) le ho avute ma non le ho mai viste come un sopruso.

Vi leggo e mi vien male, frattanto.
Perché mio figlio a 6 anni è già tuuuuutto un altro tipo di bambino e si è beccato due note in tre mesi :storto:
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Messaggio da lenina » lun feb 01, 2010 11:45 am

Rie ha scritto:Sì, ma quando la media non è buona e al figlio non gliene può fregar de meno, che si fa?

Da ragazza ero sempre da 10 in condotta e non ho mai avuto problemi di studio, e dire che i miei erano della scuola "è tuo dovere farlo".
Punizioni (in altri ambiti) le ho avute ma non le ho mai viste come un sopruso.

Vi leggo e mi vien male, frattanto.
Perché mio figlio a 6 anni è già tuuuuutto un altro tipo di bambino e si è beccato due note in tre mesi :storto:
Ma tu le punizioni le vivevi come utili?
Cioè pensavi "mi sono comportata male ho sbagliato e me lo merito?"

Io no? Ritengo che quasi tutte le punizioni che ho avuto siano state ingiuste.

Tipo quando mio padre mi punì perchè stavo con un ragazzo ed ero uscita dal campeggio, ancora adesso penso fosse sbagliata la regola che mi aveva imposto (tanto più che mio fratello 5 anni in meno di me dal campeggio poteva uscire perchè io no?)
Fra l'altro la punizione fu grossa perchè non mi fece partecipare alla festa di ferragosto.
Che poi non ero uscita ero solo al parchetto fuori ma che faceva parte del campeggio.
Il fatto è che lui non voleva che io stessi sola con un ragazzo e faceva di tutto per evitarlo.

Comunque non credo che un figlio che non ama lo studio diventi studioso punendolo per mesi.
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Messaggio da Roxy » lun feb 01, 2010 12:09 pm

lenina ha scritto:Non penso che casa tua sia solo un lager eh.
Penso che le punizioni di questo tipo siano poco utili (per te erano utili da adolescente? ti aiutavano davvero a capire i tuoi errori? O le vivevi come soprusi?)

I libri però non devono essere un premio ma una costante visto che hai la fortuna di avere un figlio che li ama :ola:

Io ripenso a me adolescente.
Quando mio padre mi vietava di uscire o simili non pensavo "ho sbagliato la prossima volta farò meglio" ma "la prossima volta devo evitare che mi becchi" se facevo meglio lo facevo senza voglia solo per evitare la punizione ma difficilmente facevo veramente meglio.

Anche perchè il brutto voto capita la distrazione pure (e all'interno di una buona media pace)

le punizioni non le ho mai vissute come un insegnamento da parte dei miei genitori ma appunto come soprusi e cercavo di aggirarle non certo di impegnarmi di più

Bisogna capire un errore per non farlo più.

Secondo me il brutto voto è già una punizione per non avere studiato (soprattutto per chi ci tiene)
Dover studiare di più deve essere una conseguenza concordata non una punizione.
Il guaio è che io sono stata punita poche volte.
Ahimè, ero una persona abbastanza quadratina anche da ragazza. Andavo bene a scuola (ma non secchiona eh) e a volte non uscivo il week end per studiare.
Tu figurati che mia mamma quando mi vedeva disperata perchè magari il giorno dopo avevo più interrogazioni o compiti in classe (allora si chiamavano così) mi diceva:
" E tu non andare a scuola, domani. Ti faccio io la giustificazione" - e io ... niente ... studiavo come una matta e andavo, anche a costo di farmi andar male qualcosa.
Mio papà e sempre stato, e ancora lo è, una persona molto tranquilla, per niente nervoso, per il quale tutto ha una soluzione (tra l'altro è di Piombino anche lui - sono toscana mezzo sangue); dice sempre " a tutto c'è una soluzione. Solo per la morte non c'è soluzione".
Per cui figurati ... era un "brava" dopo l'altro.
Solo in terza liceo ... quando ho conosciuto quello che poi sarebbe diventato mio marito, ho cominciato ad uscire di più e ad avere anche qualche brutto voto a scuola e lui ...
"Qui stiamo prendendo una brutta piega!" - tutto quello che ha detto.
Ma loro si potevano fidare di me.
Non mi hanno mai controllato un compito o sentito una lezione. Se ritenevo di non saperla abbastanza bene mi alzavo al mattino un'ora prima per ripassare.
Sapevo organizzarmi bene e sapevo quali erano le mie responsabilità. Ma mio figlio .... gli voglio un gran bene e mi anche tenerezza perchè è molto più piccolo della sua età ... ma è un po' inconcludente ....
E' vero anche che io ho cominciato a studiare forte un po' più avanti ... le Medie le ho fatto molto più easy, ma erano altri tempi. Oggi la scuola chiede tantissimo, e se non stai al passo ... sei fuori ... non frega niente a nessuno, se tu perdi un pezzettino d'infanzia o vivi stressato.
E' brutto anche per me avere nel week end per esempio tutto il peso dei compiti da fargli fare ... perchè ok che li fa lui ma anche tu come genitore magari devi adattare il week end ai suoi impegni, se no cosa fai? Lo mandi a scuola impreparato e senza compiti solo per aver fatto un week end di pieno divertimento?
Allora cerchi di mediare. Si fanno i compiti e poi si va fuori. Andiamo al cinema, a teatro. Gioca coi suoi amici ... ma sempre dopo aver fatto quello che deve (e ti assicuro che è tanto).
Se vogliamo poi andare via qualche week end ... non ti dico i salti mortali per poter fare il minimo indispensabile!!
Lo so anch'io che è troppo. Ma cosa posso fare?
Il suo guaio poi (che è anche più grave) è che la sua distrazione non gli permette di assimilare bene a scuola perchè, ovviamente, non sta attento. Così a casa deve fare il doppio del lavoro.

Non ti voglio tediare coi miei problemi scolastici però, mi hai già dedicato fin troppo tempo :cisssss:
Cercherò di parlargli ancora una volta ...
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Messaggio da lenina » lun feb 01, 2010 12:12 pm

Roxy ha scritto: Cercherò di parlargli ancora una volta ...
Sul come parlane magari con polly su questo ha sicuramente consigli ottimi.
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Messaggio da Roxy » lun feb 01, 2010 12:16 pm

lenina ha scritto:Sul come parlane magari con polly su questo ha sicuramente consigli ottimi.
Allora Polly, ti aspetto.
Ascolterò con molta calma e "criticità" nei miei confronti

:bacio:
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