I primi 4 mesi insieme – Sole

pregnancyMi pare incredibile, siamo quasi arrivati a metà strada. Pochi mesi fa non eri che una speranza e oggi mi rallegri la giornata con i tuoi primi movimenti e i tuoi primi timidi calcetti.
Siamo irrimediabilmente innamorati di te; tuo padre non fa che accarezzarmi la pancia aspettando con ansia il momento in cui ti sentirà.

I nonni sono impazziti e nonostante i problemi, non riescono a fare a meno di sorridere all’idea che fra cinque mesi ti terranno tra le braccia.

Persino tuo zio sta iniziando a lasciarsi andare un po’ e so che ti vizierà tantissimo e che lo adorerai.

È stato un mese intenso quello appena trascorso; intenso e bellissimo, costellato di notti insonni, qualche visita, grandi discorsi sulla vita e su come -e dove- vorremmo crescerti.

Abbiamo fatto l’ultrascreen su cui inizialmente eravamo un po’ indecisi.
L’abbiamo fatto per prepararci all’eventualità che tu potessi magari avere un cromosoma in più.
Soltanto per prepararci, perché ormai fai parte della famiglia e quindi da qui non saresti uscito più.

È stato emozionante rivederti così cresciuto.
Abbiamo visto la tua testolina. Poi il pugnetto alzato e ho avuto un moto d’orgoglio. Le ginocchiette, il tuo stomaco pieno di liquido amniotico che hai già iniziato a ingoiare (e a fare la pipì).
Ti abbiamo sentito per la prima volta, uno scricciolo di sei centimetri con un cuore che batte forte.

WOSH WOSH WOSH WOSH WOSH WOSH

È questo il rumore del tuo cuore, un suono che ricorderò per sempre. Per qualche strano motivo quando l’ho sentito mi è venuta in mente “La locomotiva” di Guccini e sono stata certa, ancora prima di avere i risultati degli esami, che tutto andasse benissimo e infatti è così, stai bene, stai crescendo.

La famiglia e gli amici vorrebbero conoscere il sesso e ci chiedono come facciamo a resistere senza saperlo; non ho mai nascosto di non amare le ecografie perché mi sento come se venissi a spiare dal buco della serratura. So che sono importanti e per questo farò solo le tre consigliate dall’OMS (oltre a quella che ho dovuto fare quando mi hai fatto prendere il primo spavento) per sapere come stai ma non per sapere il sesso.
Quello non lo vogliamo sapere, perché si suppone debba essere una sorpresa che tu fai a noi. Sempre che non sia tu a mostrarci che cosa c’è in mezzo alle gambine, noi non chiederemo.
Perché quello che proviamo per te prescinde dal tuo essere maschio o femmina.

In queste ultime settimane è cresciuta anche la pancia e ora gli sguardi di chi prima si chiedeva se fossi soltanto ingrassata, si sono trasformati in sorrisi: sono inequivocabilmente incinta!
Io mi lamento con papà dicendo che sto diventando una balena, ma lo faccio solo per sentirmi dire che non è vero e che sono bellissima, perché è così che mi sento e adoro sentirti e sapere che non sono mai sola.

È vero, ogni tanto ho un po’ di malinconia pensando che noi due -tuo padre e io-, con il tuo arrivo diventeremo tre, e tutto cambierà.
No, non fraintendermi. Sei la cosa più bella che mi sia mai capitata e anche ora che lo scrivo ho gli occhi umidi tanta è la felicità che provo.
È soltanto che per cinque anni sono stata l’oggetto di tutte le attenzioni di tuo padre, protetta e amata in modo esclusivo. E mi chiedo se questi momenti, tra me e tuo padre, ci saranno ancora, se riusciremo ancora a essere coppia e non soltanto genitori.
È una sensazione di malinconia che dura pochi attimi perché so che quando arriverai, piccolo Tsunami, ci sconvolgerai la vita, ce la sconvolgerai in meglio e sarà quasi impossibile ricordare com’era prima e ci chiederemo come abbiamo fatto a stare cinque anni senza di te.

Però questa sensazione te l’ho voluta raccontare perché un giorno anche tu -se vorrai- diventerai genitore, e se questi pensieri ti attraverseranno la mente vorrei sapessi che sarà normale passarci, normale sentirsi così.

Come credo che sia normale sentirmi strana al pensiero che per 31 anni sono stata figlia e ora, in soli nove mesi, dovrò imparare a diventare mamma.

Forse sono anche un po’ spaventata per via delle responsabilità che il mio diventare madre comporterà, per via del fatto che non dormirò mai più profondamente come prima. Il mio cuore e la mia mente saranno sempre divisi in due. Una parte dentro di me e una parte sempre con te, e poi con i tuoi fratelli, quando arriveranno.

Ma so, e lo so dal momento in cui eri soltanto una linea blu su un test di gravidanza, che ne vale la pena.

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