Donne e motori gioie e dolori. Ma sarà proprio vero?

mamma in motoSono sempre più le donne che oggi in Italia guidano una motocicletta ma ancora il tabù non è stato infranto del tutto perché quando da una moto scende una donna, viene vista ancora come un’aliena dalla gente circostante.
Eppure le donne non hanno nulla di meno degli uomini che impedisca loro di guidare una motocicletta.
La prima cosa da acquisire è la patente; per poter guidare una moto di grossa cilindrata occorre la A3 che si consegue (avendo già la patente B per l’auto) sostenendo un esame pratico che ha delle prove prestabilite, su di un circuito, più la guida su strada.

La cosa fondamentale per chi si vuole avvicinare al mondo della moto però è la scelta del tipo di motocicletta, da valutare in base alla corporatura, al grado di esperienza ed anche dall’uso che se ne vuole fare.

Moto

Per una neofita consiglierei una tipologia di moto cosiddetta “naked” con altezza sella relativamente bassa da poter arrivare bene a terra e peso non elevato.

Si inizia piano piano, recandosi in un grande parcheggio vuoto e provando ad ingranare la prima marcia e la seconda, ad acquisire dimestichezza con la frizione; prima si procederà con lunghi tratti dritti, poi con curve ampie a destra e a sinistra fino a stringerle sempre più.

Da qui si sarà abbastanza pronte per buttarsi nel traffico, un vero campo di prova per acquisire maneggevolezza e per essere in grado di cavarsela sia all’esame di guida sia nella vita di tutti i giorni in sella alla moto.

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