Sono cambiata. Forse non sono più io.
Mi riscopro serena, tranquilla e dolce come mai lo sono stata.
Mi riscopro ogni giorno innamorata. Di mio marito. Dei mie figli. Della mia famiglia.
Il merito è di Alessio.
Sapevo che il suo arrivo avrebbe cambiato le cose, che mi avrebbe cambiato la vita.
Sapevo da quando era in pancia che lui sarebbe stato l’ottimismo, la serenità, il sole e il mare calmo.
Non mi sbagliavo.
Dall’arrivo di Alessio tutto è andato meglio.
Ieri sera mi sono soffermata alla sua prima foto sulla mia pancia.
Ho pianto. Con la prepotenza dell’amore.
Perché è puro amore che ci unisce.
Perché solo chi è mamma può capire
cosa si sente dentro.
Perché vederlo così piccolo e già così grande
dormire vicino a me, guardare sua sorella adorante,
ridere con la bisnonna, "parlare" con la nonna, vedere tutto questo mi emoziona.
Lui che è una meraviglia
Un "cuor contento", l’ha definito un’amica.
Un bimbo che sorride al mondo, che vuole vivere questo mondo, che vuole possederlo.
E lo conquista con il suo sorriso e i suoi occhioni blu.
Mia madre dice che assomiglia a me.
"Sapevo quando uscivo ma non sapevo quando rientravo"
mi dice, ed ora ho capito:
Ale sorride a tutti nel suo passeggino rosso
e tutti si fermano per coccolarlo.
Ale è una forza della natura.
Dorme pochissimo eppure è sempre di buon umore.
Ale è il bimbo che non dovevo allattare, che ho allattato per 5 mesi
e che sta decidendo da solo di smettere
perché ama il cucchiaino e sentirsi parte della famiglia.
È un bimbo che crescetroppo velocemente.
Il tempo scorre troppo veloce non lascia il tempo di viverli,
di viverli a fondo
prima che si incamminino da soli per quel lungo viaggio
chiamato vita.