A Carla e Mena

Venerdì sera Teresa era a cena da noi,
con due bimbe nuove,
nuove per me che le ho lasciate piccine,
nuove anche per voi
perché sua madre ce le racconta poco.

Carla è bella, austera, elegante.
Ha la voce impostata di teresa e il suo sguardo intenso.
Ha la capacità di suo padre della sintesi (proteica)
è logica
spaventosamente logica.

Carla tocca a te scegliere:
peter Pan o Geiser?
Ogni bambino ci penserebbe,
farebbe una scelta e magari cambierebbe idea,
Carla risponde serafica:
prima i geiser poi peter pan
logico no?

Carla segue le linee
disegna con precisione
scrive il suo nome con le lettere grandi uguali.

Carla di fronte ad un baule pieno di vestiti di una zia stata bambina
lascia che sia Jacopo a scegliere un abito per lei,
ma vede una maglia e chiede se l’una escluda l’altro,
vuol conoscere prima di prendere qualcosa le regole del gioco.

Carla non vuole che nonna Mena pianga
nemmeno di felicità.

Carla se piange è lamentosa
se ride è allegria allo stato puro.

Ora veniamo a Filomena.
Lo scrivo per esteso, perché Mena non rende.

Carla la definisce:
"un pagliaccio scappato da un circo cinese",
(ecco la capacità di sintesi di cui sopra)
se Carla ha la voce impostata
lei ce l’ha cinese.

Bella, paurosamente bella
spettinata, riccia, spiritosa.
Filomena canta, recita, esagera.

Se piange, è sceneggiata
Se ride è contagiosa.

Non ci sono regole del gioco
e se ci sono non le vuole sapere
non un volgare: chi se ne frega!
ma un autentico: chi se ne importa?

Filomena parlotta,
mi fa mangiare le foglie,
mi chiede biscotti.
Filomena aggira i geiser e suo padre,
sposta il livello della pazienza più in là,
dove non pensavi di arrivare.

Filomena col panno
i ricci sulla fronte
distrutta da un giorno di Gardaland
ancora saltella, canta, e ridacchia
ha l’aria zigana.

Carla è fair play, arriverà in rete sudando.
Mena è costantemente fuorigioco, ma c’è il rischio che segni.

Un tempo ho regalato a Mena e Carla due mezzi cuori
coi loro nomi incisi
l’una sarà custode dell’altro
manca solo Giuseppe
a contenerli entrambi.

Ciao bimbe
spero di avervi regalato una fotografia di parole
da leggere domani
quando toccherà a voi.

zia Paola
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